Conclusi i gironi di Europa League, la geografia delle 32 qualificate per i 16/mi è fatta: tante le nobili decadute, fra cui il Napoli; tanti big da evitare, tipo Mancini e Wenger.
Conviene fare dapprima una panoramica generale su tutte le 32 squadre qualificate alla prima fase a eliminazione diretta (in corsivo le teste di serie).
VINCITRICI DEI GIRONI. Villarreal, Dinamo Kiev, Sporting Braga, Milan, Atalanta, Lokomotiv Mosca, Viktoria Plzen, Arsenal, Red Bull Salisburgo, Athletic Club, Lazio, Zenit San Pietroburgo
SECONDE DEI GIRONI. Astana, Partizan, Ludogorets, AEK Atene, Olympique Lione, Copenaghen, Steaua Bucarest, Stella Rossa, Olympique Marsiglia, Ostersunds, Nizza, Real Sociedad.
RETROCESSE DALLA CHAMPIONS. CSKA Mosca, Celtic, Atletico Madrid, Sporting Lisbona, Spartak Mosca, Napoli, RB Lipsia, Borussia Dortmund.
Come si sa le tre italiane che hanno chiuso al primo posto i rispettivi gironi (Milan, Atalanta e Lazio) lo hanno fatto con modalità diverse: trionfale quella della Dea; indolore quella dei biancocelesti; disastrosa invece quella dei rossoneri.
Le tre squadre italiane, che si presentano come teste di serie e quindi giocheranno in casa la gara di ritorno, hanno un grande avversario da evitare: è il Borussia Dortmund, reduce da una Champions disastrosa ma pur sempre squadra di tutto rispetto in Europa. Attenzione poi a tutte le francesi (Nizza e Lione già affrontate da Lazio e Atalanta e Marsiglia).
Per il Napoli invece le insidie maggiori sono rappresentate dall’Arsenal e soprattutto dall’Atletico Madrid, altra grande big decaduta dalla Champions. Bisognerà comunque prestare la debita considerazione anche alle altre spagnole, come il Villarreal. La squadra di Sarri ha tutte le carte in regola per poter arrivare in fondo alla competizione, anche se la storia degli azzurri nelle ultime Europa League non è delle più incoraggianti.