Mamma mia che… fiu. Parafrasando ogni sospiro, Roma-Cagliari finisce 1-0, col gol decisivo di Fazio al 94’ convalidato dopo due minuti. I giallorossi rosicchiano punti alla testa.
Per raccontare questo Roma-Cagliari conviene iniziare… dalla fine. E già: perché quello dell’Olimpico è un finale thriller, con i giallorossi che – dopo un rigore sbagliato da Perotti – rompono il bunker sardo solo al 94’ con Fazio e con Damato che ci mette oltre due minuti per convalidare il gol dopo aver passato in rassegna l’azione al Var (il tocco dell’argentino sulla respinta di Cragno è col petto, quindi regolare). Di Francesco scongiura così il terzo pareggio nelle ultime quattro partite e si prende una vittoria stratosfericamente importante, che consente di tenere il passo del Napoli, di acciuffare la Juventus e soprattutto di rosicchiare ben tre punti all’Inter, ora lontana appena due lunghezze (e con ancora la gara di Marassi da recuperare). Al Cagliari comunque vanno tutti gli onori del caso: comprensibile che i sardi di Diego Lopez tornino a casa con tanta rabbia e amarezza dopo aver cullato per oltre 90’ il sogno di uscire indenni dall’Olimpico giallorosso.
Si inizia con l’esperimento del tandem Dzeko-Schick, per la prima volta assieme, e con Nainggolan in campo regolarmente nonostante il rischio-diffida prima della Juventus. Nei primi venti minuti non si vede niente di che; poi la Roma s’accende con Nainggolan che al 34’ di poco non centra la porta con un destro da fuori. Il belga si fa vedere anche sessanta secondi dopo, con Cragno che stavolta fa buona guardia. Il Cagliari resta abbottonato e compatto in difesa e al 45’ è normale che si vada negli spogliatoi sullo 0-0.
Nella ripresa dopo 4’ potrebbe arrivare la svolta: Cragno atterra Dzeko in area; Damato ammonisce l’ariete bosniaco per simulazione ma poi torna sui suoi passi, richiamato dal Var, e decreta il rigore – cancellando ovviamente il giallo al 9 giallorosso. Dal dischetto si presenta Perotti che invece di prendere la rincorsa cammina fino al punto d’impatto; Cragno resta immobile e non si fa ingannare, piegando alla sua sinistra e neutralizzando il tentativo. Rigore rivedibile, Roma sciupona e Cagliari salvo.
La squadra di Di Francesco però non ci sta: Kolarov e Florenzi si alzano ancora di più, entra anche El Shaarawy e col 4-2-4 la Roma si piazza in pianta stabile nella metà campo cagliaritana. Al 33’ proprio il subentrato rossoblù Farias ha la palla buona ma la spedisce clamorosamente alle stelle.
L’assedio giallorosso non produce granché, finché al 48’ Kolarov si guadagna una punizione con un’ingenuità di Pavoletti sulla trequarti. Lo stesso serbo batte al centro, Cragno stavolta esce male e il pallone carambola addosso a Fazio, che di fatto calcia a porta vuota e gonfia la rete. L’urlo liberatorio dell’Olimpico è però strozzato dall’intervento di Damato, che prima di convalidare si affida al Var per verificare se l’argentino ha colpito di petto e di braccio. La prima ipotesi è quella giusta e perciò il gol viene convalidato. Per il Cagliari è la beffa che si materializza, per la Roma è un gol che sa di liberazione.