Il 2017 della Serie A si conclude con l’1-3 di Verona-Juventus: al Bentegodi, dopo i gol di Matuidi e Caceres, Paulo Dybala si sveglia e fa doppietta (di destro!). Napoli a +1.
Distanze prontamente ristabilite: in quel di Verona, campo dove su sponda Hellas non vinceva dal lontano 2001, la Vecchia Signora assolve il suo compito e risponde alla grande al Napoli, prendendosi fra l’altro il lusso di allungare di due punti su tutte le rispettive avversarie per lo scudetto – Roma su tutte. I bianconeri consolidano così il 2° posto alle spalle del Napoli, lontano sempre di una lunghezza.
I botti di fine anno li spara tutti Paulo Dybala: dopo un primo tempo sufficiente, nella ripresa l’argentino piazza l’innesco, accende la miccia e fa brillare due destri funambolici fra il 67’ e il 72’ che deflagrano nella rigida notte veronese, regalando alla Signora un dolce Capodanno.
La Juventus inedita con un solo italiano in campo, Chiellini (mai successo in A dal 1994-5, mentre sei anni fa la prima Juve di Conte a Catania presentò ben 11 italiani!); la Juventus inedita, si diceva, ci mette appena 5’40” per accendersi: progressione di Higuain, fermato dalla deviazione di Nicolas che manda il pallone sul palo; Matuidi, “contrastato” da Mandzukic è lesto a ribadire in rete con un bel sinistro rimbalzante.
Il Verona pieno di ex bianconeri (Caceres, Romulo e Kean) si fa vedere dalle parti di Szczesny solo col bel giro di Verde al 29’, ma c’è poco altro, in una prima frazione in cui la Juve domina senza strafare; prima dell’intervallo Higuain sfiora per due volte la segnatura, prima su punizione e poi su un confettino regalato da Alex Sandro: nel primo caso la palla finisce sull’esterno della rete dando solo l’illusione del gol; nel secondo Nicolas è bravo e fortunato nel respingere di ginocchio.
Nella ripresa Allegri rispolvera Bernardeschi al posto di Bentancur, e dall’albero di Natale passa al più classico 4-4-2. Dopo un tentativo dell’ex viola, il Verona trova il pari all’improvviso: a pescare il jolly è l’ex Caceres, che al 61’ recupera palla a centrocampo a Matuidi, s’invola e dai 20-25 metri s’inventa una botta che non lascia scampo a Szczesny, costringendolo ad aggiornare le statistiche sull’imbattibilità della Juve (che durava dal 22 novembre contro il Barcellona).
La Signora però, pigra nel non saper chiudere le partite, ha dalla sua il folletto che vuole tornare grande: si chiama Paulo Dybala e intorno alla mezz’ora decide di rimarcare i motivi per cui ha preso il 10 sulla sua maglia. La Joya pesca la sua prima doppietta col piede sbagliato, il destro: prima capitalizzando al meglio una bella azione di Lichtsteiner sulla destra; poi mettendosi in proprio e dribblando avversari in serie, ben tre, prima di scaricare un destro a incrociare. Tutto molto bello! L’argentino troverebbe anche il tris, se non fosse per la risposta a mano aperta di Nicolas.
Alla Juventus però basta così: il 2017 si chiude così come si era aperto, con vittoria, e ora si può pensare con maggiore serenità ai prossimi impegni, quelli del derby di Coppa Italia mercoledì e col Cagliari il giorno dell’Epifania.