È tempo di primi bilanci anche in Ligue 1: si può già dire che l’interregno del Monaco è già finito, visto che il Psg domina in plancia di comando. Dietro in 3 per la piazza d’onore,e …
PSG, LIGUE 1 COME CAMPO D’ALLENAMENTO. Dopo un anno di “riposo” il Paris Saint-Germain s’è ripreso di prepotenza il trono di Francia. Già tre settimane prima della fine del girone d’andata la formazione di Unai Emery s’è laureata campione d’inverno, sentenziando un cammino fin qui stratosferico (a parte la piccola e sfortunata macchia del ko contro il piccolo Strasburgo).
D’altronde, con un arsenale atomico a disposizione che spazia da Thiago Silva a Dani Alves, da Rabiot a Thiago Motta a Verratti, da Pastore a Di Maria fino alle tre stelle indiscusse del tridente forse più forte del mondo con Neymar, Cavani e Mbappé, è difficile pensare che i Parisiens possano sbagliare. Per ora i punti raccolti a metà torneo sono 50: potenzialmente il Psg può anche toccare la tripla cifra di punti, ma tanto dipenderà anche dall’andamento della Champions, in cui i rossoblù capitolini dovranno vedersela contro i bicampioni d’Europa del Real Madrid; essere eliminati in Coppa vorrebbe dire tornare a concentrarsi esclusivamente su un campionato che al momento, visti i 9 punti di vantaggio sulle inseguitrici, appare francamente in pugno.
IL MONACO È TORNATO SULLA TERRA, ECCOME! Dopo un anno di paradiso, il Monaco di Leonardo Jardim è decisamente tornato sulla terra. L’addio non solo della stella Kilian Mbappé, ma anche di tanti altri talenti (vedi Bernardo Silva su tutti) ha assolutamente ridimensionato la squadra monegasca, che è reduce dalla figuraccia assoluta in Champions, con l’ultimo malinconico posto nel suo raggruppamento. Perlomeno i biancorossi del Principato hanno ancora in Radamel Falcao il loro punto di riferimento: coi 15 gol in 19 partite El Tigre ha portato in dote al Monaco tanti dei 41 punti finora accumulati.
GLI OLYMPIQUES SONO TORNATI. Gli Olympique di Francia sono pronti però a dare battaglia al Monaco per il titolo di vicecampione di Francia. Sul Lione comunque si poteva già fare un certo affidamento: l’OL di Bruno Genesio è attualmente a pari punti col Monaco, grazie a un tridente di considerevole fattura come quello formato da Depay, Mariano Diaz e Nabil Fekir (13 gol a testa, gli ultimi due) che non ha fatto certo rimpiangere la partenza direzione Arsenal di Alexandre Lacazette.
Chi invece sta girando forte in questa Ligue 1 è l’Olympique di Marsiglia. Dopo alcuni anni di anonimato i biancazzurri dell’OM, guidati in panchina da Rudi Garcia, stanno tornando ad alti livelli grazie alla tecnica dei vari Payet, Thauvin, Ocampos e Germain, e sono pronti a candidarsi per una seconda parte di stagione da grandi soddisfazioni.
CAPITOLO ITALIANI: RANIERI TOP, BALO NI. Subito dietro alle spalle delle big c’è il Nantes di Claudio Ranieri. L’uomo che due anni fa portò il Leicester sul tetto d’Inghilterra s’è subito calato nella dimensione francese e, dopo una partenza a rallenty, ha messo in fila una striscia di risultati utili consecutivi che tiene ora i Canarini dell’Atlantico con un discreto vantaggio, +6, su una decaduta dello scorso campionato.
Si parla chiaramente del Nizza di Lucien Favre, tanto sorprendente l’anno scorso quanto altalenante in questa Ligue 1. Gli Anglois sono nettamente calati, eppure i risultati confortanti di fine 2017 e i 10 gol segnati da Mario Balotelli fanno ben sperare per il futuro, con la qualificazione all’Europa League che appare francamente alla portata.
BORDEAUX E VERTS, I RISCHI. LILLA, IL GRANDE FLOP. Due squadre di medio-alta classifica, Bordeaux e Saint-Etienne, sono decisamente in brutte acque: 20 punti appena e una classifica decisamente da sistemare.
La squadra che finora ha davvero deluso in questa Ligue 1 è il Lilla: dopo una campagna acquisti più che discreta e l’arrivo del Loco Bielsa in panchina, Les Dogues sono sprofondati fino al 1° posto che oggi vorrebbe dire retrocessione in Ligue 2. Chiaramente il tecnico argentino, dopo una momentanea sospensione per un viaggio non autorizzato in Cile, è stato esonerato: L’Equipe ha ricostruito un giro di ritardi, sesso in ritiro e generale indisciplina che ha provocato l’anarchia in cui è sprofondato il club. Il Loco però pretende ora il pagamento di 15 milioni d’euro d’ingaggi residui: la storia probabilmente non finisce qua.