Si conclude l’avventura italiana agli Australian Open 2018, ma con essa anche quella di nomi altisonanti: ad uscire agli ottavi di finale del primo Slam dell’anno, di scena sul cemento di Melbourne, sono i nostri Andreas Seppi e Fabio Fognini e il serbo Novak Djokovic.
Mai due italiani si erano issati fino alla seconda settimana di un Major dal 1976, ma Seppi e Fognini non ce l’hanno fatta a proseguire ulteriormente il cammino. Il tennista altoatesino non riesce ad avere la meglio del britannico Kyle Edmund, che si impone in quattro set e spegne i sogni dell’azzurro di arrivare fin dove non era mai riuscito in Australia, dove peraltro vantava gli ottavi in ben quattro edizioni.
Troppo forte Tomas Berdych per Fognini: era il favorito, l’atleta ceco, e ha mantenuto le attese aggiudicandosi il match in tre parziali. In ogni caso, un grande inizio di stagione per il ligure, che era arrivato così in avanti in questo torneo solo nel 2014 (anno in cui raggiunse il suo best ranking, #13 atp) e in questa stagione vanta anche le semifinali al Masters di Sidney.
Vanno a casa i due italiani, va a casa anche Novak Djokovic. Rientrato dopo sei mesi di stop, l’ex numero uno al mondo, che qui vanta ben sei titoli, si arrende all’arrembante sudcoreano Hyeon Chung, quel ventunenne soldatino che lo scorso novembre si aggiudicò la Masters Cup dei giovani, la Next Gen disputata a Milano. Per la prima volta un rappresentante di quello Stato asiatico arriva ai quarti di uno Slam e ne farà di strada il ragazzo, già solidissimo contro avversari di tale portata. Per Nole, invece, la strada per il completo recupero non è ancora finita.
Tutto ok per Roger Federer, che si sbarazza in tre set dell’ungherese Marton Fucsovics, alla prima apparizione agli ottavi di uno Slam. Lo svizzero è ai quarti degli Aus Open per la quattordicesima volta e vi arriva nuovamente senza cedere neppure un set. Continua, così, la sua rincorsa per la difesa del titolo conquistato dodici mesi fa.