La corsa per il titolo di Spagna è già scritta: il Barça non si ferma più e si gode un Messi sublime. Il Real fa il suo nella giornata ‘de sangre’ di CR7. Montella, forse è la scossa.
BARCELLONA, STENDIAMO UN’IPOTECA… PIETOSA. Pietà: è quella che invoca tutta la Spagna calcistica nei riguardi di un Barcellona tanto famelico quanto cannibalesco. Vero è che l’appetito vien mangiando, ma i blaugrana stanno letteralmente monopolizzando il campionato: 54 i punti raccolti in 20 giornate, altra manita di classe contro il Betis Siviglia e ben 11 punti di vantaggio sulla seconda forza del campionato, l’Atletico, incapace di andare oltre l’1-1 col Girona.
L’acuto di Rakitic e le doppiette di un Messi scatenato e di Luis Suarez danno ulteriore fiato alle ambizioni nazionali dei culé di Ernesto Valverde. D’altronde, con la Pulce e il Pistolero rispettivamente pichichi e vice-pichichi con 19 e 14 segnature in bacheca, è impossibile non legittimare sul campo un dominio che sembra assoluto.
REAL DALLA PAURA AL TRIONFO, COL SELFIE INSANGUINATO DI CR7. A distanza siderale infatti resta il Real Madrid: la Liga ormai è bella che andata per le merengues, visto che il gap accumulato dal Barcellona è più una macchia che sa di vergogna. 19 punti: solco incolmabile anche per i bicampioni d’Europa e del mondo, che hanno pagato come si sa una prima parte di stagione a dir poco altalenante in terra patria.
Perlomeno Zinedine Zidane si può consolare con il furente 7-1 con cui i suoi hanno spazzato via al Bernabeu il Deportivo La Coruña, che prima era passato in vantaggio. Doppietta di Nacho ad aprire e chiudere, in mezzo le doppiette dei ritrovati Bale e Cristiano Ronaldo e il gol di Modric a fare da ideale asse di simmetria. CR7 non ha perso l’occasione per far parlare di sé: dopo la seconda rete ha riportato un taglio al volto; nonostante il sangue sul viso il portoghese ha preso il telefono e si è scattato un selfie. Sdrammatizzazione o guasconeria? Era social, semplicemente.
VALENCIA, FA’ ATTENZIONE. Il Real ha così riavvicinato il Valencia terza forza del campionato, che è stato capace di perdere addirittura sul campo di una squadra, il Las Palmas, che prima di questo turno era ultima in classifica. I Taronges sono riusciti a perdere addirittura in rimonta: un 2-1 che neppure il subentrato Zaza è riuscito a scalfire. La squadra di Marcelino Garcia Toral deve ora guardarsi le spalle: il Madrid dista solo 5 lunghezze.
MONTELLA, IL SORRISO CHE TORNA. Quelle che hanno preceduto la trasferta catalana in casa dell’Espanyol sono state ore difficilissime per Vincenzo Montella, messo sulla graticola dopo le due sconfitte di fila in campionato, compreso il pesante 3-5 nel derby sivigliano contro il Betis.
La vittoria in Copa del Rey al Wanda Metropolitano contro l’Atletico aveva già dato una prima sferzata alle nubi sul tecnico italiano; lo 0-3 inappuntabile del Cornellà ha ridato lustro all’ex allenatore milanista, che ringrazia i due gioielli ex Sampdoria Muriel e Correa. Il Villarreal certo tiene il passo, con la 4ª vittoria nelle ultime 5, ma il Siviglia può guardare con rinnovato entusiasmo alla corsa Champions.