Quale modo migliore di un bel tris per prepararsi alla semifinale di Coppa Italia? Nell’anticipo della 22ª di Serie A Sassuolo-Atalanta finisce 0-3; nerazzurri cinici in Emilia.
Sassuolo e Atalanta, chi è il padrone del Mapei Stadium? La risposta intorno alle 20 diventa ufficiale: è la Dea Bergamasca. I nerazzurri di Gian Piero Gasperini, che quest’anno stanno adoperando l’impianto di Reggio Emilia come campo “di casa” per i match di Europa League, si prendono una vittoria fondamentale nella rincorsa all’Europa: ora l’Atalanta è a -1 sulla Sampdoria, domani sera di scena all’Olimpico contro la Roma e quindi con tutta la pressione del caso. La squadra del Gasp torna a masticare il gioco in grande stile che l’ha vista protagonista straordinaria l’anno scorso, col Sassuolo che si sveglia solo a fiammate e che alla fine è costretto a soccombere.
L’Atalanta solo apparentemente rimaneggiata (in panchina ci sono anche Berisha, Caldara e Gomez) comincia subito a far capire di che pasta è fatta: nei primi 10’ è Cornelius a far venire seri grattacapi alla difesa dei neroverdi emiliani; al 21’ è l’ex Consigli a negare la gioia del gol a Ilicic. La sensazione però è che il gol bergamasco sia nell’aria e che possa arrivare da un momento all’altro. Detto fatto: al 30’ cross dalla sinistra dello stesso sloveno, Consigli va a farfalle e Masiello deposita in rete, segnando nella stessa porta che in Europa League lo ha fatto grande contro l’Everton. Il Sassuolo è ben poca cosa; anche per questo all’intervallo si va sull’1-0 per l’Atalanta, risultato che poteva essere ben più rotondo.
Nella ripresa il Sassuolo torna in campo con altro piglio, sicuramente strigliato negli spogliatoi da Iachini: i neroverdi ci provano subito con Politano, ma la palla si stampa sul palo per l’imprecazione dei tifosi emiliani. Sul ribaltamento di fronte Ilicic spreca malamente e si fa ipnotizzare da Consigli.
La seconda frazione sembra molto più combattuta. Il subentrato Matri pensa a suonare la carica, la squadra di Iachini dà la sensazione di volerci credere il più possibile grazie al supporto dell’ex bomber di Milan, Juve e Lazio che spaventa Gollini costretto addirittura all’intervento col tacco.
L’Atalanta resta sorniona e colpisce per allargare lo strappo e volare via: all’83’ Cristante gira come un vero bomber nel mezzo dell’area neroverde e raddoppia; al 41’ anche Freuler partecipa alla festa con un tiro fulminante da fuori area (gol convalidato con VAR da Valeri). Nel finale da registrare il rosso per doppia ammonizione a Goldaniga. Tre gol per tre punti: l’Atalanta si è di nuovo messa in moto. Juve: occhio in Coppa a questa Dea.