Leggenda vivente: Roger Federer concede un’altra straordinaria dimostrazione di forza e conquista gli Australian Open 2018. Si tratta del sesto titolo del Major di Melbourne e del 20° Slam totale.
Solo Marin Cilic tra lo svizzero e l’ennesima carrellata di record da aggiornare. Ma il pur bravo croato non può bastare per fermare colui che è Mr. Tennis in persona: al termine di tre ore di gioco, con il punteggio di 62 67(5) 63 36 61, è il campione uscente a trionfare sul cemento oceanico. Solo la parte centrale di gara è combattuta, ma nel primo e nel quinto parziale emerge la superiorità del trentaseienne atleta: nessuno scampo al suo avversario, giocate da maestro e punti magistrali. Eccetto i brividi nel secondo set (perso al tie break) e nel quarto), la partita scorre via liscia e così il bis dopo il successo ottenuto dodici mesi fa è servito.
Si tratta del sesto trionfo a Melbourne dopo gli anni 2004, 2006, 2007, 2010 e 2017: eguagliati Novak Djokovic e Roy Emerson in testa alla speciale classifica. Ma nel computo Slam nessuno può competere con l’asso di Basilea: si tratta del 20° in carriera, mai nessuno come lui. Se a livello femminile abbiamo Margareth Court a quota 24, Serena Williams a 23 e 22 Steffi Graf a 22, in campo maschile sono tutti dietro, a cominciare da Rafael Nadal che è il secondo, ma distanziato di quattro numeri.
Ma non basta: è il 96° trofeo messo in bacheca su 145 finali disputate, a meno quattro da quella fatidica doppia cifra. Resta per il momento lontano il primatista Jimmy Connors, ma quanto a blasone dei tornei vinti non c’è storia in favore dell’elvetico. Numeri che gli permettono di avvicinarsi ulteriormente alla posizione numero 1 del ranking atp: soli 155 punti lo separano dalla leadership che meriterebbe.
“Sono felicissimo”, le parole di Mr. 2o Slam dopo l’ennesima apoteosi. Con tono visibilmente commosso, ricorda come sia stato “un viaggio lunghissimo, partito a Perth lo scorso anno, con un 2017 così ricco di emozioni”. Ed infine un “grandissimo grazie a tutti voi che riempite lo stadio, che mi date la spinta per andare avanti”.