Prima vittoria in carriera per Martina Criscio: la rappresentante italiana della sciabola si impone a Baltimora, gara valida per la Coppa del Mondo di scherma, salendo per la prima volta sul gradino più alto del podio.
Quale miglior regalo per i ventiquattro anni appena compiuti? Può festeggiare alla grande la ragazza in forza all’Esercito, protagonista di una grande crescita negli ultimi mesi. Dopo tre terzi posti agguantati finora, ecco la prestazione maiuscola che le permette di collezionare il primo oro. Nell’appuntamento statunitense la gioia arriva dopo aver battuto in finale la giapponese Misaki Emura, piegata con il punteggio di 15-11.
In precedenza a finire al tappeto contro di lei sono l’atleta di casa Thompson, la russa Anna Bashta, la francese Cecilia Berder, l’ucraina Alina Komashchuk e l’altra francese Sarah Noutcha. Il commissario tecnico azzurro Giovanni Sirovich può sorridere per l’intera prestazione corale dell’azzurra: Caterina Navarria, Loreta Gulotta e Rossella Gregorio, infatti, arrivano fino ai quarti di finale, dove vengono sconfitte rispettivamente dalla francese Noutcha, dall’ucraina Komashchuk e dalla statunitense Wozniak.
Non brilla particolarmente la squadra nella prova corale: il quartetto composto da Martina Criscio, Rossella Gregorio, Irene Vecchi e Loreta Gulotta non va oltre il sesto posto nella gara vinta dalla Francia sulla Cina per 45-40. A fermare le azzurre è l’Ungheria ai quarti di finale: magiare imposte per 45-42, dopo che le nostre hanno eliminato l’Azerbaijan al primo turno.
Arriva una medaglia anche dalla spada uomini impegnata in Germania, a Heidenheim, per la precisione. Se la squadra conquista un altro sesto posto, negli assalti individuali brilla Gabriele Cimini, classe 1994 in forza all’Esercito, che arriva per la prima volta a podio in una tappa di Coppa del Mondo. È soltanto l’ucraino Bogdan Nikishin a fermare lo spadista pisano in semifinale; Nikishin a sua volta stoppato in finale dal giapponese Minobe, vincitore della medaglia d’oro.