La FIGC ha un nuovo numero uno: il commissario straordinario sarà Roberto Fabbricini, già segretario generale del Coni. A Malagò l’incarico per la Lega A.
Dopo la pesante mancata eliminazione del nuovo presidente della FIGC, la nuova squadra che dovrà risollevare il governo del calcio italiano è quindi fatta. A guidarla sarà Roberto Fabbricini, braccio destro di Giovanni Malagò in quanto segretario generale del CONI. A coadiuvare il nuovo commissario straordinario saranno Alessandro Costacurta e Angelo Clarizia nelle vesti dei due subcommissari. Tutti e tre sono stati nominati dalla giunta esecutiva del Coni.
Completano la squadra Massimo Proto, ordinario di Diritto privato, e Alberto De Nigro, già presidente del Collegio dei revisori dei conti del Coni. Non avranno un ruolo specifico, ma il loro inserimento nel team di Fabbricini è stato proposto dallo stesso Malagò e approvato dalla giunta del Comitato Nazionale.
Fabbricini è stato chiaro sin dal discorso di insediamento: il suo primo atto ufficiale da commissario della Federcalcio sarà nominare Giovanni Malagò commissario della Lega di Serie A. Si avvarrà di due persone di comprovata capacità: l’attuale vice commissario della Lega, Paolo Nicoletti, e Bernardo Corradi.
Provvedimenti dunque subito chiari e concreti per dare la scossa, e la svolta, al calcio italiano, in un momento di grande difficoltà dopo il disastro Mondiale della nostra Nazionale. Presi da un neo commissario federale che ha subito voluto sgombrare il campo dai mormorii accavallatisi intorno al suo nome: Fabbricini ci ha tenuto a rivendicare il suo ruolo di uomo competente di sport, negando di essere un parvenù delle dinamiche sportive.
Infine parole d’obbligo sulla Nazionale: l’obiettivo di Fabbricini e della sua squadra sarà quello di riallacciare un discorso d’amore fra gli azzurri e il nostro Paese; l’affetto non è mai mancato ma bisogna dare subito indicazioni e certezze. Una delle priorità sarà quella di dare un allenatore alla Nazionale per questi due incontri amichevoli che ci sono. Si provvederà grazie all’aiuto di Costacurta, anche se il toto-cittì è partito già da mesi e ha i nomi dei vari Capello, Conte e Ancelotti (da ultimo anche Mancini).
Gianni Malagò ha fatto da corollario al nuovo commissario federale. È stato giusto, a detta del numero uno del Coni, non assumere quest’incarico fra Olimpiadi invernali imminenti, sponsor e Ciò. Malagò ha comunque precisato che la sua guida in Lega A è stata fatta per scelta di responsabilità: non è possibile risolvere il problema della Figc se non si risolve il problema della Lega di A». Il calcio italiano riparte da qui.