Quattro anni dopo la perla alla Parigi-Roubaix, Niki Terspstra completa l’eccezionale accoppiata sul pavé trionfando al Giro delle Fiandre 2018: per l’olandese della Quick Step Floors è il più bel regalo di Pasqua, arrivato al termine di una gara in cui dimostra lucidità tattica e solidità fisica, resta per oltre venti chilometri da solo in testa e si prende meritatamente una standing ovation sul traguardo di Oudenaarde.
Si conclude la Settimana santa della tradizione cristiana, comincia la settimana santa del ciclismo: in sette giorni vanno in scena, le Classiche delle pietre, quelle più sentite da tutti gli appassionati. Si comincia con la Ronde, 257 km da Anversa a Oudenaarde, contraddistinti da diciotto muri, alcuni dei quali in pavé. Nonostante le condizioni atmosferiche siano tutt’altro che positive, c’è il pubblico delle grandi occasioni lungo le strade del Belgio: secondo le stime, sfiora il milione la gente accorsa per ammirare gli atleti – 175 in rappresentanza di 25 squadre – cimentarsi nella lunga ed impegnativa prova.
Occorre oltre un’ora di gara affinché si sganci la fuga. A dar vita al tentativo è l’italiano Filippo Ganna (UAE Team Emirates), a cui si accodano Ivan Garcia Cortina (Bahrain Merida), Marco Haller (Katusha Alpecin), Ryan Gibbons (Dimension Data), Aimé De Gendt (Sport Vlaanderen Baloise), Michel Goolaerts (Verandas Willems Crelan), Jimmy Turgis (Cofidis), Pim Ligthart e Floris Gerts (Roompot Nederlandse Loterij), Pascal Eenkhoorn (Team LottoNL Jumbo), Dimitri Peyskens (WB Aqua Protect Veranclassic). Cinque minuti il vantaggio massimo degli undici fuggitivi, poi il gruppo comincia a far sul serio una volta cominciata la serie delle asperità altimetriche.
Primo punto chiave della corsa, ai meno 95 al traguardo, è il Muur, approcciato compatto dal gruppo. Cortina e Devriendt gli ultimi ad arrendersi tra i battistrada, ma una volta arrivati sull’Oude Kwaremont il loro vantaggio scende sotto il minuto: qua il plotone subisce una prima selezione e si fa trovare inizialmente impreparato Greg Van Avermaet (Bmc), che appare non particolarmente brillante. Sulle pendenze di Patersberg e Koppenberg, si forma la nuova testa della corsa formata dal terzetto Dylan Van Baarle (Sky), Sebastian Langeveld (EF Drapac) e Mads Pedersen (Trek-Segafredo), che restano al comando per diversi chilometri con mezzo minuto sugli inseguitori.
Arrivato il Kruisberg, ci prova il debuttante Vincenzo di lusso Nibali (Bahrain-Merida), ma lo Squalo viene prima raggiunto e poi superato da Niki Terpstra, che ai meno venti chilometri alla conclusione decide di rompere gli indugi, si riporta facilmente sui primi e poi prosegue dritto in solitaria. Mentre l’olandese gestisce le sue forze sull’ultimo muro in programma, il Paterberg, dietro lascia temporaneamente la compagnia Peter Sagan, che tenta il tutto per tutto per riaprire una corsa apparentemente chiusa, ma è costretto a rialzarsi poco dopo.
Così è una cavalcata vincente per il forte passista neerlandese: dopo aver vinto la Parigi-Roubaix nel 2014, ecco il meritatissimo trionfo al Fiandre, la sua seconda Classica-Monumento. Si tratta, inoltre, del secondo colpaccio in stagione dopo il successo al GP Harelbeke, ma certamente è qui che si fa la storia. Secondo posto per un bravissimo Mads Pedersen, il quale, malgrado la giovane età, tiene duro cogliendo un piazzamento di rilievo. La festa Quick Step Floors è completata dal terzo posto del campione uscente, Philippe Gilbert, abile ad esercitare le funzioni di stopper in favore del vincitore.
Sconfitti ancora una volta Peter Sagan e Greg Van Avermaet, mentre, a differenza dello scorso anno, stavolta nessun italiano riesce ad entrare in top ten: perdono contatto nel finale i vari Matteo Trentin (Mitchelton-Scott), Gianni Moscon (Team Sky), Oscar Gatto (Astana) e Vincenzo Nibali, al quale va comunque un plauso per l’approccio alla corsa.
Ordine d’arrivo:
1º Niki Terpstra (Quick Step Floors) NED
2º Mads Pedersen (Trek-Segafredo) DEN
3º Philippe Gilbert (Quick Step Floors) BEL
4º Michael Valgren (Astana) DEN
5º Greg Van Avermaet (Bmc Racing Team) BEL