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Miami Open 2018, Isner batte Zverev e vince il suo primo ‘1000’

Otto anni dopo l’ultima volta – Andy Roddick 2010 – il pubblico statunitense del Miami Open torna ad applaudire un atleta di casa: è John Isner, che batte in finale Alexander Zverev e si aggiudica il suo primo Master 1000 in carriera.

La sfida tra il più talentuoso della Next Generation e uno dei maestri del servizio vede prevalere quest’ultimo. Contro ogni pronostico, dal momento che il tedesco, che compirà ventuno anni tra pochi giorni, vanta già un filotto di due successi su altrettanti finali disputate nel circuito dei 1000 (Roma e Toronto 2017), mentre lo statunitense ha sempre perso le tre finali finora giocate (Indian Wells 2012 contro Federer, Cincinnati 2013 contro Nadal e Parigi-Bercy 2016 contro Murray).

Ma stavolta le cose vedono sorridere il gigante della North Carolina, che si impone in rimonta in tre set con il punteggio di 67(4) 64 64 dopo due ore e mezza di partita. Si tratta del tredicesimo trofeo su venticinque finali disputate, di gran lunga il più importante della carriera: a 32 anni, diventa anche il più attempato della storia del tennis a rompere il tabù con la vittoria in un Masters 1000.

Viene quindi rimandato, ma a pieni voti, il biondo teutonico sul cemento di Key Biscayne: quest’anno era partito un po’ a rilento, Zverev, a causa anche di una preparazione diversa da quella effettuata negli anni precedenti; tornato a buoni livelli già ad Acapulco (semifinale raggiunta) e poi a Indian Wells, eccolo arrivare all’ultimo atto in Florida, dopo aver sconfitto nei turni precedenti Nick Kyrgios e Borna Coric. Il tennista di Amburgo può comunque consolarsi con il nuovo best ranking della classifica atp: sarà il nuovo numero quattro al mondo.

Ranking che vede un nuovo cambio al vertice: pur senza giocare, Rafael Nadal può riprendersi la vetta a discapito di Rogerr Federer, il quale perde i punti conquistati lo scorso anno a Miami e non mantenuti quest’anno a causa della prematura uscita di scena al secondo turno. Ora via alla stagione sulla terra rossa: il maiorchino dovrà difendere un pesantissimo bottino accumulato con i successi del 2017 a Barcellona, Montecarlo e Parigi.

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