Chi meditava una rivincita della finale di Cardiff dello scorso anno è rimasto evidentemente deluso: un Real Madrid impeccabile e un Cristiano Ronaldo galactico annientano la Juventus all’Allianz Stadium nell’andata dei quarti di finale di Champions League, mettendo una grossa ipoteca sulla qualificazione al penultimo turno.
Troppo forti i madrileni oppure troppe le amnesie difensive dei bianconeri? Fin dove arriva la superiorità degli spagnoli e fin dove il complesso di inferiorità dei pluricampioni d’Italia? Difficile stabilirlo con esattezza, di sicuro c’è un giocatore che spesso decide da solo le partite e anche in questa circostanza ha preso in mano i suoi compagni di squadra, sfornando una prestazione semplicemente eccellente.
Trascorrono meno di tre minuti di gioco e la partita prende già una piega decisa: è proprio CR7 a metterla alle spalle di Gigi Buffon per la rete del vantaggio degli ospiti. La Juve reagisce e non gioca neppure male, mostrando un buon possesso palla e buone qualità a centrocampo. Nella ripresa, però, in pochi minuti si chiude il discorso: un pasticcio tra Giorgio Chiellini e lo stesso Buffon avvantaggia gli avversari, la palla finisce sul piede di Ronaldo che al volo si rende autore di una splendida rovesciata per il 2-0.
È una prodezza magnifica, di quelle destinate a restare negli annali del calcio: è l’intero stadio che tributa scroscianti applausi all’asso portoghese, al quale bisogna solo dire ‘chapeau’. Immediata anche l’espulsione di Paulo Dybala per doppia ammonizione, che vale il colpo del Ko per la compagine di Max Allegri, la quale riceve un’ulteriore beffa prima del fischio finale con il definitivo 3-0 firmato da Marcelo.
Mai nessuna squadra era stata capace di segnare tre reti nel fortino bianconero, ma il Real Madrid può questo ed altro ed ormai ha un piede e mezzo nella semifinale. Per la Juve la Champions si rivela ancora amara: dominatrice in Italia, deve ancora una volta chinare il capo in Europa.