Un preciso attacco ai meno tre chilometri alla conclusione vale a Pello Bilbao la vittoria nella prima tappa del Tour of the Alps 2018: lo spagnolo della Astana festeggia sul traguardo di Folgaria chiudendo con una manciata di metri davanti alla coppia formata dal suo compagno di squadra Luis Leon Sanchez e dal colombiano Ivan Sosa della Androni-Sidermec. Poco dietro tutti i più attesi in ottica classifica generale.
Prende il via da Arco di Trento la seconda edizione del Giro delle Alpi, prova che fa parte della Ciclismo Cup e che Mondiali.net trasmette ogni giorno in diretta. Subito una frazione mossa, quella che si presenta ai corridori: soli 134.6 km, ma due impegnative salite, Andalo e Serrada, quest’ultima a pochi chilometri all’arrivo. Tanta folla alla partenza della splendida cittadina trentina per applaudire ciascuno degli atleti presenti: occhio di riguardo per tre dei protagonisti annunciati, vale a dire Chris Froome (Sky), Thibaut Pinot (Groupama) e Fabio Aru (UAE).
Poco dopo le dodici sventola la bandierina del via e successivamente parte la fuga: a comporla sono Bou (Nippo Vini Fantini), Turrin (Wilier Selle Italia), Krizek (Team Felbermayr), Friedrich (Tirol), Saramontis (Bora Hansgrohe), Ballerini (Androni Sidermec), Eenkhoorn (Lotto NL Jumbo), Rybalkin (Gazprom) e Berhane (Dimension Data). Il gruppo non concede mai troppo spazio per cui, una volta transitati per primi in vetta ad Andalo (è l’eritreo Behrane a vincere il GPM), i battistrada hanno soltanto poco più di due minuti su chi insegue. La fine della loro avventura avviene quando si è già sulle rampe verso Serrada: mancano dodici chilometri all’arrivo (cinquemila metri allo scollinamento) e qui comincia la vera gara.
Giulio Ciccone (Bardiani-Csf) il primo a rompere gli indugi, ma da dietro comincia a farsi vedere un pimpante Thibaut Pinot, agevolato dal compagno di squadra Sebastien Reichenbach. Mentre l’abruzzese dà tutto, a chiudere su ogni altro attacco è il Team Sky sempre compatto nelle prime posizioni. Proprio il leader della formazione britannica, Chris Froome, saggia a sua volta il terreno ai meno sette: la sua accelerazione fa sì che sulla sua ruota si attacchino poco più di una decina di elementi, che vanno a riprendere Ciccone appena scollinati sul GPM.
Ad interrompere la monotonia nella fase finale tra discesa e pianura ci pensa Pello Bilbao (Astana), il quale, protetto nel gruppetto dei migliori da ben tre compagni di squadra, allunga ai meno tremila alla conclusione: non viene più ripreso, così può festeggiare una meritata vittoria chiudendo con 6″ di vantaggio sul suo compagno di squadra Luis Leon Sanchez, bravo a prendersi il piazzamento d’onore davanti a Ivan Sosa. A 10″ tutti i migliori, tra cui Froome, Aru e Pinot, oltre allo stesso Ciccone che riesce a non perdere terreno nel finale.
Bilbao è il primo leader della classifica generale e nell’intervista a caldo ricorda Michele Scarponi, che qui un anno fa colse l’ultima vittoria pochi giorni prima di perdere la vita. Per la Astana è il secondo successo consecutivo dopo quello rimediato all’Amstel Gold Race da parte di Michael Valgren. La seconda tappa propone il primo atteso arrivo in salita: si partirà da Lavarone e si arriverà in Val di Fiemme, precisamente sull’Alpe di Pampeago, a quota 1750 metri d’altitudine.
Ordine d’arrivo 1^ tappa:
Classifica generale: