Dopo la cronometro individuale di Gerusalemme, il Giro d’Italia 2018 è pronto per la seconda tappa in territorio israeliano: sabato 5 maggio si corre la Haifa – Tel Aviv, di 167 km.
Sarà la prima occasione per i velocisti di darsi battaglia: non dovranno lasciarsela sfuggire, gli uomini-jet, dal momento che di tappe in loro favore non ce ne saranno molte, essendo il percorso disegnato dagli organizzatori ricco di trappole anche in frazioni apparentemente tranquille.
Un solo Gran Premio della Montagna lungo il tragitto da Haifa (importante porto e centro industriale) a Tel Aviv (località costiera situata sul Mar Mediterraneo): è il quarta categoria di Zikron Ya’aqov, con pendenze che arrivano al 10%, ma posto a ottanta chilometri alla conclusione. Servirà soltanto ad assegnare la prima maglia azzurra di leader degli scalatori. Oltre all’arrivo, il traguardo volante di Cesarea contribuirà, invece, alla graduatoria a punti, contraddistinta dalla maglia ciclamino.
L’unica incognita di giornata è rappresentata dal vento, dal momento che per tutta la giornata i corridori costeggeranno le rive del Mediterraneo. Per il resto, sarà sprint di gruppo compatto. I nomi più attesi? Accanto a Sam Bennett (Bora – Hansgrohe), il più atteso tra gli stranieri, ci sono gli italiani Elia Viviani (Quick Step Floors), Sacha Modolo (EF Drapac), Andrea Guardini (Bardiani – Csf), Jakub Mareczko (Wilier – Selle Italia), Niccolò Bonifazio (Bahrain – Merida).
Profili tecnici: altimetria, planimetria, dettaglio ultimi chilometri e cronotabella. Clicca qui per tutte le classifiche aggiornate. Si partirà con Tom Dumoulin in maglia rosa: il leader del Team Sunweb, campione uscente del Giro, ha trionfato nella cronometro d’apertura a Gerusalemme, infliggendo già discreti distacchi agli avversari.
5 maggio