Seconda frazione appenninica al Giro d’Italia 2018. Dopo l’arrivo di Gualdo Tadino, che ha regalato numerose emozioni e sorprese, ecco la tappa numero undici, la Assisi – Osimo, di 156 km. Ufficialmente si tratta del quarto arrivo in salita, dal momento che proprio sulla linea del traguardo è posto un Gran Premio della Montagna di quarta categoria sito nel comune in provincia di Ancona, dove la corsa rosa è già arrivata nel 1987 (successo del francese Forest) e nel 1994 (vittoria di Moreno Argentin).
Prima di arrivare lì, si attraversano anche le province di Perugia e Macerata. Partiti dalla città di San Francesco, sede dell’omonima popolare basilica, si comincia subito a salire verso il GPM di 3^ categoria di Passo del Cornello, 8.4 km con pendenza massima del 9%. Scollinamento dopo 41 km, poi, scendendo, si affrontano il primo traguardo volante di Castelraimondo, il secondo GPM di Valico di Pietra Rossa (3^ categoria) e soprattutto il secondo sprint intermedio a Filottrano, località in cui nacque il sempre amatissimo Michele Scarponi, a un anno dalla sua scomparsa.
A questo punto mancano trenta chilometri all’arrivo. Tortuoso il finale: su strade spesso caratterizzate da un manto piuttosto usurato, negli ultimi cinque chilometri sono posti il Muro di Via del Borgo (300 metri in pavé al 16%), si scende velocemente e si scala Via Olimpia (mille metri con lunghi tratti al 16%), prima di entrare nel centro storico in leggera salita con strada in porfido. Saranno ancora una volta i corridori da Classiche i grandi favoriti di giornata. Se ne abbiamo viste delle belle a Gualdo Tadino, aspettiamocene altrettante ad Osimo.
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