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Tra Veneto e Friuli Venezia Giulia si sviluppa, al termine di un weekend di grande spettacolo, la 15^ tappa del Giro d’Italia 2018: è la Tolmezzo – Sappada. Mancano vette dalle pendenze impossibili e dalla storia arcinota, ma non c’è di fatto un metro di pianura lungo i 176 km caratterizzati da quattro Gran Premi della Montagna.
Si parte dalla località in provincia di Udine che mai è stata prima d’ora sede di tappa del Giro; si attraversa la provincia di Belluno e si ritorna ad Udine dove si è già arrivati nel 1987, quando ad imporsi fu il belga Van Der Velde. Cosa aspettarci da questa frazione? Siamo nel bel mezzo delle Dolomiti, lo splendido scenario naturale eletto patrimonio dell’Unesco. Ma gli organizzatori di Rcs Sport hanno deciso di proporre una giornata atipica, tralasciando quelle tante salite mitiche che hanno fatto la storia di questa porzione d’Italia, puntando su asperità meno conosciute, ma non meno significative.
Si scalano in sequenza i Passi della Mauria, Tre Croci, Sant’Antonio (inedito da questo versante e con pendenze per lunghi tratti superiori al 10%) e Costalissoio, altra salita inedita: nel primo caso abbiamo a che fare con un GPM di 3^ categoria, negli altri casi con tre salite di 2^ categoria, tutte non eccessivamente lunghe, ma con tratti di pendenza decisamente arcigna. Ultima vetta ai meno sedici, poi discesa su San Pietro di Cadore e risalita del Piave fino a Sappada, dove è posto il traguardo. Ultimi 10 km tutti all’insù, con punte del 10%, ma ultimi mille metri praticamente pianeggianti.
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