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Al Giro d’Italia 2018 è il momento della Franciacorta Stage: proseguendo nella tradizione inaugurata qualche anno fa, gli organizzatori della Corsa Rosa hanno deciso di rendere omaggio alla zona collinare situata nel bresciano, dove vengono prodotti pregiati ed apprezzati vini di fama mondiale. Così, mercoledì 23 maggio, è la volta della 17^ tappa, la Riva del Garda – Iseo, di 155 km.
Si tratta dell’ultima frazione tranquilla prima di un trittico d’alta montagna che deciderà la classifica generale del Giro 101. Mossa la prima parte del tracciato, piuttosto tranquilla la seconda, che offre ai velocisti una nuova ipotetica opportunità prima del gran finale di Roma. Per cinque volte Riva del Garda è stata città di tappa del Giro, per due volte è toccato ad Iseo ospitare un arrivo: nel 1973 si impose Motta e nel 1974 lo spagnolo Lazcano Labaca.
Due sole le province attraversate: Trento e Brescia. Partenza in salita con due lunghe gallerie che portano a Molina di Ledro e Bezzecca, prima di scendere verso il Bresciano, dove si attraversa il traguardo volante di Vestone e si supera il GPM di 3^ categoria di Lodrino. Segue una discesa impegnativa dopo Polaveno che porta alla zona del Franciacorta. Vengono attraversati alcuni piccoli centri abitati con molte curve secche e alcuni passaggi a livello – nonché il secondo sprint intermedio ad Erbusco – fino a un primo passaggio sulla linea del traguardo di Iseo.
Da qui comincia il circuito finale di 23,9 km, caratterizzato da strade a volte strette, rotatorie e rettilineo finale di soli trecento metri. Se sarà volata, sarà fondamentale approcciare l’ultima curva già nelle primissime posizioni, altrimenti si perderà una grossa occasione. Non escluso l’arrivo di una fuga. Gli uomini di classifica, invece, hanno già rivolta la testa verso l’arrivo di Prato Nevoso, previsto per il giorno successivo.
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