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Comincia il weekend decisivo al Giro d’Italia 2018. Con la frazione numero 18, da Abbiategrasso a Prato Nevoso, si entra dal territorio lombardo a quello ligure e si inaugura la prima delle tre giornate decisive ai fini dell’assegnazione della maglia rosa. Sono 196 i km in programma attraverso le province di Milano, Pavia, Alessandria, Asti e Cuneo.
La tappa è tutta in funzione della salita finale, quel Prato Nevoso già affrontato dalla Corsa Rosa nell’edizione 1996 (primo il russo Pavel Tonkov, che quel Giro lo vinse) e nel 2000 (successo di Stefano Garzelli). Prima di approcciare l’asperità di prima categoria, si attraversa la Pianura Padana dalle porte del capoluogo lombardo alla parte meridionale del cuneese. A interrompere il lungo tratto pianeggiante, c’è il GPM di quarta categoria di Novello, poi bisogna attendere i 13.9 km finali per cominciare a scalare la vetta che presenta un dislivello di 959 metri.
La pendenza media è del 6.9%, la massima del 10%: salita regolare, che offre tanto terreno per scatti che potrebbero dare il primo colpo del Ko a qualcuno dei big ancora in lotta per le alte posizioni di classifica. Essendo seguita da due tappe decisamente più impegnativa, in particolare quella del giorno seguente che comprende anche la Cima Coppi (il Colle delle Finestre), potrebbero risparmiarsi in qualche modo i contendenti al podio. In tale ottica non è neppure da escludere l’arrivo di una fuga da lontano. Sarà, in ogni caso, uno degli ultimi tentativi per attaccare l’apparentemente solida maglia rosa Simon Yates (Mitchelton – Scott).
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