Si concluderà sulle strade di Roma il Giro d’Italia 2018: 115 km di passerella finale costituiscono la 21^ ed ultima tappa dell’edizione numero 101. Sono passati nove anni dall’ultima volta in cui la Corsa Rosa transitò qui: era il 2009 e Dennis Menchov fu incoronato trionfatore nel corso della crono dei Fori Imperiali vinta dal lituano Ignatas Konovalovas.
Niente prova contro il tempo, stavolta, bensì una frazione in linea che offrirà l’occasione alle ruote veloci di giocarsi l’ultimo successo. Elia Viviani (Quick Step Floors) e Sam Bennett (Bora – Hansgrohe) si contenderanno lo sprint per l’ultima volta, dopo essersi già spartiti i precedenti sei arrivi (quattro vinti dall’italiano, due dall’irlandese), e con esso la maglia ciclamino della classifica a punti.
Il circuito di 11,5 km da ripetere 10 volte si sviluppa interamente lungo le vie cittadine del centro storico della capitale. Si alternano brevi salite e discese e lunghi rettilinei raccordati da curve a volte impegnative.
Il fondo stradale è prevalentemente asfaltato con alcuni tratti in pavé (i celebri sampietrini). Rettilineo di arrivo di 700 metri.
Sarà festa per molti, a conclusione di tre intense settimane. Sarà festa, in particolar modo, per chi salirà sul podio finale e sarà osannato dal pubblico: Chris Froome, in particolare, che nonostante le polemiche che l’hanno accompagnato alla partenza da Gerusalemme ha convinto sul campo i più scettici, portando a casa la sua prima maglia rosa, quella che gli vale la Tripla Corona (settimo nella storia a riuscire in tale impresa).
Dietro di lui, il campione uscente Tom Dumoulin (Sunweb) e il colombiano Miguel Angel Lopez (Astana), che si prende anche la maglia bianca di miglior giovane. A proposito di maglie, Froome si prende anche quella azzurra di leader dei GPM, mentre quella ciclamino è ancora aperta.
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