Lo scontro diretto aveva riaperto le sorti del campionato appena una settimana fa, ma la quartultima giornata di Serie A potrebbe aver chiuso definitivamente ogni discorso in merito alla lotta scudetto: Gonzalo Higuain lancia la Juventus contro l’Inter, il Napoli soccombe a Firenze sotto il segno di Giovanni Simeone.
Sulla carta ce l’aveva la Vecchia Signora l’impegno più gravoso della sfida a distanza per il primato in classifica: far visita all’Inter dopo il pesante Ko casalingo contro il Napoli che aveva gettato molti dubbi su questo finale di stagione. Il derby d’Italia – ha ancora senso usare quest’espressione nel 2018? – risulta essere una gara spettacolare e a tratti pazza, con continui ribaltoni da una parte e dall’altra, ma con un cuore bianconero che emerge al minuto 90, quando il Pipita getta alle spalle di Handanovic un pallone-liberazione che l’allungo a +4 in classifica sull’inseguitrice.
Prima di quel momento se l’era vista brutta, la squadra di Max Allegri, che pur passata in vantaggio con un bel diagonale di Douglas Costa e pur beneficiando per gran parte della gara della superiorità numerica per l’espulsione di Vecino dopo un quarto d’ora, aveva subito l’uno-due della truppa di Luciano Spalletti grazie al solito Mauro Icardi e all’incredibile autogol di Barzagli. Poi ecco la rete del pareggio di Cuadrado poco prima dello scadere, seguita, appena due minuti più tardi, dal pesantissimo e forse decisivo gol vittoria dell’attaccante argentino.
Esce fortemente ridimensionato il Napoli dalla trasferta di Firenze, al cospetto di una squadra di Stefano Pioli restia a farsi da parte di fronte ai partenopei. La partita del Franchi prende subito una direzione precisa quando Koulibaly – si, proprio lui, l’eroe di Torino – si fa espellere, lasciando la sua squadra in dieci per ottanta minuti. In seguito sale in cattedra Simeone, che con una tripletta straordinaria affossa gli uomini di Sarri, forse pronti a dire definitivamente addio ai sogni scudetto.