Che sia un talento fuori dal comune è ben chiaro da almeno un paio di stagioni, ma Alexander Zverev sta letteralmente bruciando le tappe che lo porteranno, nel giro di breve tempo, a scalare i vertici del circuito atp: al Mutua Madrid Open 2018 conquista il terzo Masters 1000 in carriera, proprio alla vigilia degli Internazionali d’Italia di cui è campione uscente.
Se nel circuito degli Slam ha ancora bisogni di crescere, ed è già atteso al varco all’imminente Roland Garros, negli Atp 1000 il tedesco dimostra già di potersela giocare con tutti. Nella capitale iberica porta a casa un nuovo successo sul rosso, battendo in finale l’austriaco Dominic Thiem con un doppio 64 64 in un’ora e venti minuti di gioco. Proprio quest’ultimo era stato l’artefice dell’eliminazione ai quarti di finale dell’idolo di casa Rafael Nadal, che a causa di questa sconfitta ha perso nuovamente la testa delle classifiche mondiali a vantaggio di un Roger Federer fermo ai box per l’intera stagione sulla terra.
Il ventunenne tedesco appena una settimana fa si era proclamato profeta in patria vincendo a Monaco davanti al proprio pubblico, ora arriva l’ottavo trofeo su dodici finali disputate: due in questa stagione (Monaco e, appunto, Madrid), cinque lo scorso anno, tra cui Roma. Un palmares di un certo prestigio per un giocatore destinato a sostituire i Fab Four sempre più vicini al tramonto.
Ora il biondino teutonico sbarcherà proprio nella capitale nel tentativo di difendere quel titolo conquistato un anno fa. Non sarà facile tenere testa al Mancino di Manacor ansioso di tornare a vincere in uno dei suoi appuntamenti prediletti, ma il Next Gen di Amburgo ha l’ambizione di provarci. Con lui, anche lo sconfitto di giornata Thiem e tutti i grandi del circuito: mancherà solo il numero uno al mondo, che rinuncia anche stavolta alla possibilità di portarsi a casa uno dei pochi titoli che ancora mancano nella sua immensa bacheca.