Vince il più forte, Dominic Thiem, ma un grande applauso va a Marco Cecchinato per aver fatto sognare l’Italtennis per tre quarti di Roland Garros 2018: alla fine all’ultimo atto del secondo Slam della stagione, di scena sulla terra rossa di Parigi, ci va l’austriaco.
Quaranta anni dopo l’exploit di Corrado Barazzutti, uno degli artefici della nazionale italiana più forte di tutti i tempi, capace di vincere anche una Coppa Davis, un azzurro riesce a piazzarsi tra i primi quattro al mondo del più importante appuntamento sul rosso. Ha fatto fuori tre atleti del calibro di Pablo Carreno Busta, David Goffin e soprattutto Novak Djokovic, ha provato a tenere testa a Dominic Thiem, secondo su questa superficie soltanto al dominatore Rafa Nadal.
L’incontro di semifinale, giocato sul Philippe Chatrier in cui il pubblico ha cercato di spingere l’italiano, è durato poco più di due ore ed è finito con il punteggio di 75 76(10) 61. Combattuti i primi due parziali, in particolare il secondo, protrattosi sino al tie break e terminato con lo score di 12 10 per l’avversario. Una riproposizione del lunghissimo ed entusiasmante tie break giocato ai quarti contro l’ex numero uno del mondo, ma stavolta a sorridere è stato il venticinquenne di Wiener Neustadt.
Nel terzo set, poi, Ceck ha accusato il colpo e le stanchezze di dieci giorni di sfavillante gioco, così il più quotato rivale ha preso il sopravvento ed ha avuto gioco assai facile. Poco importa: ci riproverà certamente, il nostro portacolori, consapevole di potersela giocare contro il gotha del tennis mondiale e di avanzare ulteriormente nel ranking atp in cui ha già fatto passi da gigante. Era partito in questo torneo da #72, nella classifica di prossima pubblicazione irromperà nella top 30, stanziandosi al trentesimo posto.
Thiem affronterà in finale il vincente della sfida tra Rafa Nadal e Juan Martin Del Potro.