Roger Federer è tornato, nel vero senso della parola. Dopo ottantuno lunghi giorni di assenza, corrispondenti all’intera stagione sulla terra rossa in cui ha lasciato spazio al sempreverde Rafael Nadal, lo svizzero ha preso parte al Masters 250 di Stoccarda e, alzando al cielo il trofeo, si è ripreso la prima posizione del ranking mondiale.
Titolo numero 98. Numeri vertiginosi per il talento elvetico, che alla Mercedes Cup trova qualche difficoltà soltanto nell’incontro di semifinale contro l’australiano Nick Kyrgios, battuto in tre set al tie break decisivo, ma riceve strada libera in finale davanti a Milos Raonic, che si arrende dopo un’ora e venti minuti di gioco con il punteggio di 64 76.
Lo scorso anno il suo cammino sul prato tedesco si interruppe prima dell’atto finale, stavolta, invece, fila tutto per il verso liscio. Proprio tutto, dal momento che i punti guadagnati rispetto a cinquantadue settimane fa gli permettono di balzare nuovamente al comando del rannking atp, risorpassando per l’ennesima volta l’eterno rivale Nadal. Si tratta della settimana numero 310 in vetta alle classifiche, ennesimo record di un campione che non vuole ammainare la bandiera e che si appresta a vivere la fase più importante della sua stagione, quella che culminerà con i Championships di Wimbledon.
Intanto si gode il titolo numero 98 della carriera, meno due da quella fatidica tripla cifra che rappresenta ormai un obiettivo concreto e alla portata. “Sono molto felice di essere tornato alle competizioni vincendo un torneo”, le prime parole rilasciate a caldo da King Roger dopo la vittoria. Ricordando come il trofeo della Mercedes Cup mancava ancora al suo sconfinato palmares, commenta l’ennesimo ritorno al numero uno: “È una sensazione meravigliosa essere di nuovo numero uno del mondo alla mia età: mi sono battuto duramente in questi ultimi anni”.