Una notizia clamorosa balza sulle pagine di cronaca sportiva ad appena una settimana dall’inizio del Tour de France 2018: gli organizzatori di Aso (Amaury Sports Organization) secondo quanto riportato dal quotidiano transalpino Le Monde, hanno posto il veto sulla partecipazione del campione uscente Chris Froome. Il Team Sky annuncia urgente ricorso.
La vicenda è nota e risale, ormai allo scorso settembr. In occasione dell’ultima Vuelta a Espana, peraltro vinta davanti a Vincenzo Nibali, al corridore britannico viene riscontrato un livello di salbutamolo doppio rispetto a quanto consentito dalle norme. La positività alla sostanza in questione non presuppone una sospensione immediata da parte del team di appartenenza in quanto essa non rientra nell’elenco di quelle bollate come doping; così, nonostante un processo in corso che potrebbe portarlo alla squalifica e alla contemporanea perdita della corsa iberica, la Sky lo lascia correre anche per la stagione in corso.
Al Giro d’Italia arriva un nuovo trionfo, nonostante sia stato avvolto dalle polemiche circa la sua partecipazione sin dalla partenza da Gerusalemme. Ci troviamo alla vigilia del Tour, i cui organizzatori, si sa, tengono all’immagine della corsa più importante al mondo e non sono nuovi a porre veti: era già accaduto qualche anno fa con Tom Boonen, accade di nuovo ora con il Keniano bianco, attuale possessore della Tripla Corona. Del resto l’articolo 28 del proprio regolamento parla di “facoltà di rifiutare la partecipazione o di escludere dalla prova una squadra o un suo membro la cui presenza danneggerebbe l’immagine o la reputazione di ASO o della prova stessa”.
Il Team Sky di certo non ci sta e annuncia immediato ricorso alla camera arbitrare del CNOSF, il Comitato Nazionale Olimpico dello Sport Francese. L’udienza è prevista per martedì 3 luglio, il verdetto entro le ventiquattro ore successive. Se dovesse esserci responso contrario, la squadra diretta da Dave Brailford si rivolgerà anche al Tas di Losanna, ma i margini per una risposta in tempi fulminei non sarebbero moltissimi. Prepariamoci, da qui a sabato 7 luglio, ad un vero braccio di ferro tra Aso e Sky.