Vandea, 7 luglio: comincia il Tour de France 2018. Scatta da questa storica regione francese la corsa a tappe più importante al mondo, giunta all’edizione numero 105: Chris Froome sarà ancora una volta il detentore ufficiale della maglia gialla e partirà con il dorsale numero uno, ma dovrà fare i conti con un’accoglienza che non sarà delle migliori (bordata di fischi fin dalla cerimonia di presentazione) e con i tanti avversari che vorranno prendere il suo posto sul trono di Parigi.
Per dettagli sul percorso generale rimandiamo qui, mentre in questo spazio, come di consueto, Mondiali.net vi propone le anteprime di ogni singola tappa. Dopo la Grand Depart dalla Germania lo scorso anno, stavolta si torna in territorio transalpino, più precisamente nel dipartimento situato nella regione del Paesi della Loira, protagonisti finora di nove grandi partenze nella storia: 1957 Nantes (a vincere la maglia gialla fu Jacques Anquetil), 1967 Angers (primo Roger Pingeon), 1972 Angers (Eddy Mercks), 1976 Saint-Jean-de-Monts (Lucien Van Impe), 1988 Pornichet (Pedro Delgado), 1993 Puy-du-Fou (Miguel Indurain), 1999 Puy-du-Fou (Lance Armstrong, quindi non assegnato dopo la squalifica dello statunitense), 2005 Fromentine (stesso caso precedente) e 2011 Passage du Gois (Cadel Evans).
La prima tappa è la Noirmoutier-En-L’Ïle – Fontenay-le-Comte, di 201 km. Niente cronometro individuale o a squadre, dunque, bensì una facile frazione in linea che, al di là del suggestivo attraversamento del Passage du Gois, proporrà ben poco di interessante. Previsto un Gran Premio della Montagna di quarta categoria a poco meno di trenta chilometri all’arrivo, ma servirà soltanto ad assegnare la prima maglia a pois di quest’edizione. Unica insidia, forse, il costeggiamento dell’Atlantico per circa 100 km, quindi vento in agguato.
Così sarà la prima sfida tra i tanti velocisti presenti: di fatto, tra gli uomini jet del palcoscenico internazionale mancherà solo Elia Viviani, primo al mondo per numero di vittorie in stagione (quattordici). Qui vedremo all’opera i vari Peter Sagan (Bora – Hansgrohe), Fernando Gaviria (Quick Step Floors), Michael Matthews (Sunweb), Marcel Kittel (Katusha-Alpecin), Nacer Bouhanni (Cofidis), Arnaud Démare (Groupama – FDJ), Dylan Groenewegen (LottoNL – Jumbo), Andre Greipel (Lotto Soudal), Mark Cavendish (Dimension Data), Alexander Kristoff (UAE Team Emirates), John Degenkolb (Trek – Segafredo). Le speranze azzurre sono affidate ad Andrea Pasqualon (Wanty – Groupe Gobert) e Sonny Colbrelli (Bahrain – Merida), ma sappiamo quanto il bresciano prediliga arrivi più mossi.
A seguire l’altimetria, gli ultimi chilometri e la planimetria.