Probabile terza volata in quattro giorni al Tour de France 2018. Dopo la cronometro a squadre di Cholet, si ritorna a pedalare in gruppo e si ritorna presumibilmente a sprintare al termine dei 195 km che da La Baule condurranno i corridori a Sarzeau.
Si abbandona la regione dei Paesi della Loira e si arriva in Bretagna, la terra più ciclistica di Francia, in questa quarta tappa. Nella patria di grandi campioni – un nome su tutti che non ha bisogno di presentazioni: Bernard Hinault – si arriva a casa di signor Uci, vale a dire David Lappartient, il numero uno del ciclismo mondiale che è anche il sindaco della località situata nel dipartimento del Morbihan.
Cosa dire riguardo al profilo altimetrico? Poco o nulla, dal momento che di gran premi della montagna effettivi se ne conta soltanto uno (il quarta categoria della Cote de San Jean La Potiere, 800 metri al 7.8% di pendenza media): poco più che uno strappo, così come altri piccoli saliscendi presenti lungo il percorso, talmente poco significativi da non costituire una reale difficoltà neppure per i velocisti puri.
Saranno ancora questi ultimi, dunque, a giocarsi la vittoria. Fernando Gaviria (Quick Step Floors) ha inaugurato la sua Grande Boucle con una vittoria e mira subito a ripetersi, ma i vari Peter Sagan (Bora – Hansgrohe), Marcel Kittel (Katusha – Alpecin), Alexander Kristoff (UAE Team Emirates), Arnaud Démare (Groupama – FDJ), Mark Cavendish (Dimension Data), Michael Matthews (Team Sunweb), Dylan Groenewegen (LottoNL – Jumbo) e Andre Greipel (Lotto Soudal) sono ben intenzionati ad intralciare i piani del forte colombiano. Nella mischia anche gli italiani Andrea Pasqualon (Wanty – Groupe Gobert) e Sonny Colbrelli (Bahrain – Merida).
Non dovrebbe essere in pericolo la maglia gialla di Greg Van Avermaet (Bmc Racing Team).
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