Dopo tre piattoni, finalmente un po’ di brio al Tour de France 2018. La quinta tappa della 105^ edizione della Grande Boucle condurrà i corridori da Lorient a Quimper: ci troviamo ancora in Bretagna e ci spostiamo dal dipartimento del Morbihan a quello del Finistère / Penn-ar-Bed, dove ha sede l’antica capitale della regione storica della Cornovaglia.
La partenza è soft, ma dopo i primi cinquanta chilometri pianeggianti cominciano i numerosi strappetti, quattro dei quali validi per la classifica dei Gran Premi della Montagna: sono la Cote de Kaliforn (quarta cat., 1.7 km al 7.1%) dopo 106 km; la Cote de la Roche du Feu (terza cat., 1.9 km al 6.6%) dopo 113 km; la Cote de Menez Quelerc’h (terza cat., 3 km al 6.2%) dopo 160 km; la Cote de la montagne de Locronan (terza cat., 2.2 km al 5.9%) dopo 185 km.
Dalla cima di quest’ultima asperità mancheranno solo venti chilometri al traguardo, oltretutto posto a sua volta in pendenza: gli ultimi mille metri, infatti, presentano una pendenza media del 4.8% per arrivare alla Cote de Stang Bihan, per cui i velocisti puri difficilmente saranno della partita. Tutt’altro discorso per due portenti come Peter Sagan (Bora – Hansgrohe) e Fernando Gaviria (Quick Step Floors) che hanno tutte le qualità per tenere duro e giocarsi anche questo successo parziale.
Con loro, potranno essere della partita anche i vari Michael Matthews (Sunweb), John Degenkolb (Trek – Segafredo), Greg Van Avermaet (Bmc) e, se riceverà il via libera dalla Bahrain – Merida di Vincenzo Nibali, anche Sonny Colbrelli, particolarmente adatto a questo genere di arrivi. Da non escludere neppure l’arrivo di uomini in fuga fin dal mattino. Di certo non vedremo all’opera i big in lotta per la maglia gialla, ma guai a distrarsi, dal momento che ogni buco può rivelarsi fatale per la perdita di secondi.
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