Dopo Le Grand Bornard, ecco La Rosiere: seconda giornata d’alta montagna per il Tour de France 2018 e primo arrivo in salita sulla catena che divide Francia e Italia. Lo scenario è quello della Savoia, regione Rodano-Alpi.
È una tappa assolutamente atipica, la numero 11 della 105^ Grande Boucle: soli 108.5 km da Albertville per arrivare sulla linea del traguardo. Chilometraggio molto ridotto, ma dislivello importante: oltre 4000 metri distribuiti lungo i quattro Gran Premi della Montagna proposti.
Si comincia con la Monteée de Bisanne, un Hors Categoria lungo 12.4 km, con una pendenza media del 8.2% e tratto più duro, spesso in doppia cifra, nei tremila metri finali. Vetta dopo ventisei chilometri, poi discesa e Col du Pré: di nuovo Hors Categorie, dalla lunghezza simile al precedente (12.6 km) e dalla pendenza media del 7.7% (anche in questo caso è in cima il tratto più ripido).
Lo scollinamento è previsto dopo 57 km: tratto in falsopiano verso il Col du Meraillet (non valido per la classifica dei GPM) e poi ancora su verso il Cormet de Roseland (seconda categoria, 5.7 km al 6.5%). Stavolta la discesa misura quasi venti chilometri e porta direttamente a Bourg Saint Maurice Les Arcs, dove comincia l’ascesa finale verso La Rosiere (prima categoria), 17.6 km più abbordabili rispetto alle difficoltà precedenti, ma giunti al termine di una frazione corta e perciò imprevedibile perché difficile da controllare.
Su questa cima si è concluso anche il Giro del Delfinato 2018, quando ad imporsi è stato lo spagnolo Pello Bilbao. Qui la battaglia tra i contendenti alla maglia gialla sarà cruenta. Dopo essersi controllati a Le Grand Bornard, dove ha avuto la meglio la fuga, non è più lecito attendere.
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