Dodici anni dopo Germania 2006, la Francia è di nuovo in finale al Campionato del Mondo di calcio: nella prima semifinale di Russia 2018 i Galletti battono di misura il Belgio e conquistano il pass per la sfida che vale il titolo, in programma domenica 15 luglio a Mosca. Di Umtiti il gol che manda in estasi il popolo Blues e rispedisce all’inferno i Diavolo Rossi.
Si odiano, come spesso accade tra vicini di casa, e si odieranno ancor più quando, una delle due, da stasera dovrà guardare per colpa dell’altra la finale iridata in tv. A San Pietroburgo si scontrano le due nazionali che hanno mostrato le cose migliori nel corso della competizione, ma c’è spazio solo per una, domenica allo Stadio Luzhniki. Due i precedenti, entrambi in favore dei transalpini: 3-1 nel 1938 e 4-2 nel 1986.
Bisogna attendere oltre un quarto d’ora per assistere al primo tiro nello specchio della porta, effettuato da Matuidi. Ma da quel momento si svegliano i Red Devils, che si rendono più volte pericolosi prima con De Bruyne e poi con Hazard. Non stanno a guardare i Galletti, che dopo aver preso le misure agli avversari impegnano Courtois con Giroud e soprattutto con Pavard, che non concretizza una bella palla offertagli da Griezmann.
Su un cross di De Bruyne non sfruttato da Lukaku si chiude a reti inviolate il primo tempo. Inviolate ancora per poco: dopo appena cinque minuti della ripresa arriva la testata vincente di Umtiti, che anticipa Fellaini e mette il pallone nella porta belga. Sbandano i giocatori in svantaggio, che si espongono alle pericolose ripartenze transalpine e rischiano più volte il colpo del Ko, stimolate dalle incursioni e dalle giocate di un instancabile Mbappé.
Belgio frastornato e capace di riaffacciarsi nell’area avversaria solo al 60′, quando De Bruyne cicca un pallone invitante. Il ct Martinez sostituisce Dembele per Mertens e Fellaini per Carrazco per tentare la rimonta, ma nonostante un più consistente possesso palla, solo in un paio di occasioni Lloris è costretto ad impegnarsi. È in questa fase che i belgi reclamano un calcio di punizione dal limite, non concesso dall’arbitro, per un netto fallo di Varane sul solito Hazard.
Deschamps pensa a coprirsi per non correre ulteriori rischi e così, con Nzonzi e Tolisso al posto di Giroud e Matuidi, trascorre in difesa gli ultimi minuti di gioco. Minuti trionfali per Griezmann e compagni: dodici anni dopo Germania 2006, quando si arrese in finale contro l’Italia, la Francia torna in una finale Mondiale. Sarà la terza volta per i nostri odiati cugini, alla caccia del secondo trionfo, a venti anni esatti dal primo. C’era Deschamps in campo, allora: tra quattro giorni proverà ad essere il terzo ct della storia a trionfare anche da tecnico dopo il tedesco Beckenbauer e il brasiliano Zagallo.
Esce a testa altissima il Belgio, conscio di aver disputato un grande Mondiale e di aver mandato a casa i favoriti verdeoro. Amaro in bocca per i Diavoli Rossi, ma orgoglio per essere arrivati laddove mai la nazionale si era issata in passato.