Le super potenze del calcio europeo sempre più spesso instaurano delle vere e proprie dittature nei rispettivi tornei nazionali. A farne le spese sono anche campionati molto quotati e non solo quelli di seconda fascia. È quello che è accaduto in Italia con la Juventus, dominatrice degli ultimi sette anni, in Francia, dove il Paris Saint-Germain ha vinto cinque delle ultime sei Ligue 1, e anche in Germania, dove il Bayern Monaco alza ininterrottamente il Meisterschale da sei stagioni. A venir meno, ovviamente, è la suspense, propria di ogni inizio di campionato. Considerare la Bundesliga un torneo scontato sarà forse troppo ingeneroso nei confronti delle altre 17 compagini ai nastri di partenza, ma non ci si allontana poi così tanto dalla verità. Neppure il Borussia Dortmund, che era riuscito a insinuarsi nel dominio del Bayern, è riuscito a tenere botta ai bavaresi, che con colpi di mercato, spesso a discapito delle dirette concorrenti, e un’attenta programmazione ha scavato un solco che ad oggi sembra troppo profondo.
Non a caso Betway quota il successo finale del Bayern Monaco a 1.14, mentre Dortmund (quotato a 8.00), Lipsia (26.00) e Schalke 04 (34.00) sono distantissime.La speranza per tutte le altre è che il cambio in panchina non possa sortire gli effetti sperati dalla dirigenza bavarese. A fine Bundesliga si è infatti consumato il nuovo addio di Jupp Heynckes, che a sua volta aveva rimpiazzato l’esonerato Carlo Ancelotti. Al posto del tecnico tedesco è arrivato Niko Kovac. Il croato ha avuto un breve passato proprio con la maglia del Bayern, quando ancora calcava i campi di calcio, per poi affermarsi in panchina con l’Eintracht di Francoforte, con cui proprio nella passata ha strappato la Coppa di Germania ai bavaresi. La limitata esperienza ad alti livelli potrebbe effettivamente essere un ostacolo, soprattutto nei primi mesi, nella gestione dei tanti campioni a disposizione. Sul mercato, ad oggi, il Bayern non sembra intenzionato a fare follie. Molto, però, dipenderà dalla permanenza o meno di Robert Lewandowski. Il bomber polacco non è più così tanto convinto di restare all’Allianz Arena e sta sondando altre possibilità. A quel punto Il Bayern dovrebbe muoversi in maniera imponente anche per via di un reparto offensivo che incomincia a sentire il peso dell’età, con i vari Thomas Mueller, Frank Ribery e Arjen Robben che paiono in fase calante. Proprio in quest’ottica i bavaresi hanno messo sotto contratto Alphonso Davies, ala canadese-americana, di 18 anni per 10 milioni. Un acquisto che fa capire bene la voglia di rinnovamento e a cui potrebbe far seguito anche la valorizzazione di Serge Gnarby, tornato dal prestito dall’Hoffenheim e oramai in rampa di lancio anche in Nazionale. Per il resto il colpo più importante è stato l’arrivo a parametro zero dallo Schalke di Leon Goretzka, che dovrebbe dare ritmo e fisicità al centrocampo.
Più vivace sul mercato, invece, è stato il Borussia Dortmund. I gialloneri sono reduci da un deludente quarto posto in Bundesliga, che in ogni caso varrà la partecipazione alla prossima Champions League. Gli ultimi anni sono stati piuttosto tribolati, dopo le fantastiche stagioni con Juergen Klopp e quelle piuttosto positive con Thomas Tuchel. Quest’anno in panca siederà Lucien Favre, reduce dall’esperienza con alti e bassi al Nizza, e chiamato a risollevare una piazza che non ne può più di vedere il Bayern trionfare a mani basse. La dirigenza ha messo a disposizione del tecnico svizzero i nuovi arrivi del difensore centrale francese Abdou Diallo, strappato al Mainz per 28 milioni, e del centrocampista danese tuttofare Thomas Delaney, acquistato dal Werder per 20 milioni. Hanno invece salutato il deludente Yarmolenko, ceduto al West Ham per 20 milioni, Sokratis, partito per l’Arsenal, Mikel Merino, Gonzalo Castro e André Schuerrle.
Lotteranno con ogni probabilità per un piazzamento Champions il Lipsia e lo Schalke 04. La squadra di proprietà della Red Bull ha incassato una super plusvalenza con la cessione di Keita al Liverpool (60 milioni). Soldi reinvestiti in parte sui terzini Mukiele e Saracchi e sulla giovanissima punta brasiliana Cunha. La stagione del Lipsia è già iniziata, con i primi turni di Europa League, in cui il neo tecnico Rangnick (un ritorno il suo) potrà valutare la bontà della rosa.
Riparte da un inaspettato secondo posto lo Schalke del sorprendente Domenico Tedesco. Il tecnico italo-tedesco al suo primo anno in Bundesliga ha fatto mirabilie e si candida come uno dei prospetti più interessanti a livello internazionale. L’obiettivo del club è riconfermare l’organico che tanto bene ha fatto nella passata stagione, cercando di reinvestire sapientemente i soldi provenienti dalla Champions.