L’Italia sa soffrire e soprattutto vincere. Finalmente ha rotto un tabù, la nazionale italiana guidata Roberto Mancini, che dopo una serie di pareggi e prestazioni incolore ha saputo trovare i tre punti nel match contro la Polonia valido per la Lega A della Nations League.
Una partita dominata dagli azzurri, quella andata in scena sul terreno di gioco di Chorzow: magari i nostri avversari non stanno attraversando un momento propriamente esaltante, ma ciò che conta, in questi casi, è dimostrare di saper condurre una partita e, anche con una rete all’ultimo minuto, vincere.
È un gruppo compatto, quello che sta allestendo il commissario tecnico di Jesi. Gruppo compatto ed affiatato, come dimostra l’abbraccio corale successivo alla rete realizzata al 92′ dal difensore della Fiorentina. Un gol scaccia pensieri e scaccia paura – due traverse nel primo tempo di Insigne e Jorginho sembravano ribadire il momento no sotto rete – un gol che allontana definitivamente l’incubo della retrocessione in Lega B nella nuova competizione creata dall’UEFA.
L’ultimo posto del girone spetta proprio ai polacchi, mentre noi andremo addirittura a giocarci il primato e la relativa qualificazione in Final Four qualora dovessimo battere – compito non facile – il Portogallo da affrontare in casa nel mese di novembre.
Sconsolato per lunghi tratti perché quella palla non voleva proprio entrare, Roberto Mancini tira un sospiro di sollievo al triplice fischio dell’arbitro. “Abbiamo dominato – esclama senza mezzi termini – dovevamo fare gol prima, era ingiusto che finisse 0-0. Oggi comincia una nuova storia? No, è già iniziata, ma nel calcio ci vuole tempo e non esistono i maghi”.
“Il calcio è questo”, osserva il Mancio, ricordando come per una partita crei azioni da gol ma la palla non vuole entrare e poi, quando sembra ormai tutto finito, arriva quel guizzo che stravolge tutto. Ora bisogna mantenere i piedi ben saldi per terra e continuare a lavorare per migliorare: “Tutti i ragazzi stanno cercando di fare il massimo, sappiamo che ci vuole un po’ di tempo, non è tutto così semplice”.