Il tie-break che ha sorriso all’Italvolley nella semifinale contro la Cina, costa caro all’ultimo atto del Campionato Mondiale 2018: la Serbia vince per 3-2 e, dopo aver vinto lo scorso anno il titolo europeo, si aggiudica quello iridato. Azzurre d’argento, applausi a scena aperta alle ragazze di Davide Mazzanti!
Alla vigilia dell’appuntamento nipponico, chiunque avrebbe posto la sua firma per un secondo posto dell’Italia al termine della manifestazione. C’è chiaramente amaro in bocca per un epilogo che avrebbe evidentemente potuto essere diverso, ma tutto ciò non può cancellare il superbo percorso compiuto dalle nostre ragazze, che malgrado la loro giovanissima età (la più bassa di tutto il Mondiale), sono riuscite a tener testa alle più blasonate squadre del globo.
Inutile recriminare su alcuni episodi scaturiti nel corso del tie break; errori forse imperdonabili in altri contesti, ma che vanno giustificati con la poca abitudine delle nostre atlete a calcare palcoscenici di tale spessore. Diversa, invece, è la storia della Serbia, arrivata fin qui come favorita del torneo ed in grado di rispettare il pronostico, pur con i brividi provati in finale, grazie a fenomeni del calibro di Boskovic, a tratti ingiocabile.
Finisce 3-2 un incontro ricco di suspense ed adrenalina. Italia avanti per due volte, ma costretta ad arrendersi al quinto set con il punteggio di 3-2 (25-21, 14-25, 25-23, 19-25, 12-15). A distanza di sedici anni dallo splendido oro in Germania nel 2002, si ritorna sul podio: è argento alle spalle della Serbia, ma davanti alla Cina campionessa olimpica, vincitrice della finalina per il bronzo sull’Olanda. È la vittoria del Club Italia, il progetto federale da cui provengono ben dieci delle ragazze convocate dal ct Mazzanti, il vero faro di questo movimento. Il biennio olimpico è appena cominciato, il futuro è davvero roseo.
Ofelia Malinov, Carlotta Cambi, Serena Ortolani, Lucia Bosetti, Elena Pietrini, Miriam Sylla, Sylvia Nwakalor, Cristina Chirichella, Sarah Fahr, Marina Lubian, Anna Danesi, Monica De Gennaro, Beatrice Parrocchiale e Paola Egonu, miglior marcatrice del torneo: sono loro le quattordici artefici di questo fantastico argento mondiale di cui dobbiamo essere fieri.