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Il 2019 terrà a battesimo una nuova suggestiva corsa in linea: è la Mont Ventoux Dénivelé Challenge 2019, che si disputerà lunedì 17 giugno, il giorno successivo all’ultima tappa del Giro del Delfinato, e si concluderà sul Gigante della Provenza.
Era da qualche mese che circolavano voci sulle volontà degli organizzatori – Dénivelé Challenges, agenzia che si occupa anche di un’importante Gran Fondo di scena il giorno prima – di allestire una gara che potesse terminare su uno dei patrimoni del ciclismo mondiale. Ora ecco venir alla luce la prova, che si svolgerà su una distanza di 185 chilometri e su un dislivello complessivo di ben 4400 metri.
La partenza sarà fissata da Vaison-la-Romain e di strada per respirare, come nelle previsioni, ce ne sarà ben poca. Sono ben sette, infatti, le salite da affrontare, compreso il Col de l’Homme Morte (11,6 km al 4,9% di pendenza media) che, posto a poco più di quaranta chilometri dal via, sarà il primo vero cavallo di battaglia per gli atleti. Poi ecco il Monte Calvo nel finale. Si tratta di ben 21 km che presentano una pendenza media del 8.7% e con la caratteristica assenza di vegetazione a rendere ancor più impervio il cammino. Sulla cima dell’asperità sarà decretato il vincitore della prima edizione.
Il Mont Ventoux è stato epilogo di una tappa del Tour de France per dieci volte: la prima nel 1958, conclusasi con la vittoria del lussemburghese Charly Gaul, l’ultima nel 2016 con il sigillo del belga Thomas De Gendt. In mezzo, un unico successo italiano, quello targato Marco Pantani nel 2000. In altre sei occasioni, si è transitati sul Ventoux per poi proseguire oltre: anche in questo caso una sola vittoria italiana, quella di Eros Poli nel 1994.
Qui l’altimetria della corsa.
