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Ginnastica artistica, Mondiali 2018: incredibile Lodadio, bronzo agli anelli

Grandissima impresa di Marco Lodadio ai Campionati Mondiali di ginnastica artistica 2018 in corso a Doha: l’atleta azzurro realizza un esercizio esemplare agli anelli e va a conquistare una medaglia di bronzo che mancava all’Italia maschile da ben otto anni.

Era il 2010 quando Matteo Morandi, nella stessa specialità, ci regalava un podio rinverdendo i fasti del più grande di tutti, Yuri Chechi. Poi, eccetto qualche gioia al femminile targata Vanessa Ferrari, il buio più totale per i colori azzurri, fin quando sulle pedane qatariote ecco emergere Marco Lodadio: dopo il sesto posto nelle qualificazioni, la gara della vita che lo porta sul terzo gradino mondiale (14.900 il punteggio) alle spalle del favorito greco Eleftherios Petrounias  (15.366, 6.3), campione olimpico e iridato in carica, e del brasiliano Arthur Zanetti (15.100), oro a Londra 2012.

Una gioia immensa per il portacolori dell’Aeronautica Militare e per il suo allenatore Gigi Rocchini, che dopo tanti sacrifici possono godersi questo meritato traguardo. Traguardo che deve costituire il punto di partenza verso il grande obiettivo del prossimo biennio, quelle Olimpiadi di Tokyo 2020 che, a questo punto, non devono più essere un miraggio irraggiungibile.

Ma quella agli anelli non è l’unica specialità protagonista della giornata odierna nella manifestazione iridata. Assegnati, infatti, anche altri titoli. Nel corpo libero maschile a prevalere è il russo Artur Dalaloyan, che si lascia alle spalle il giapponese Kenzo Shirai ed il sorprendente atleta delle Filippine Carlos Yulo. Uomini protagonisti anche del cavallo con maniglie: oro al cinese Xiao Ruoteng, argento al britannico Max Whitlock, bronzo a  Chih Kai Lee (Cina Taipei).

Per quanto concerne le finali femminili, continua la grande marcia di Simon Biles (Stati Uniti), che prima va a prendersi l’oro al volteggio superando la canadese Shallon Olsen e la messicana Alexa Moreno, poi conquista l’argento alle parallele asimmetriche dove si arrende soltanto alla belga Nina Derwael.

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