Francia e Croazia, sono ancora loro a contendersi alcuni tra i più importanti trofei sportivi al mondo. Quattro mesi fa, allo Stadio Luzniki di Mosca, i Blues vinsero la Coppa del Mondo di calcio battendo in finale la rappresentativa adriatica. Stavolta, sulla terra rossa indoor dello Stade Pierre Mauroy, sono proprio questi ultimi a vendicarsi trionfando nella Coppa Davis 2018 di tennis: finisce 3-1 per gli atleti a scacchi, che succedono nell’albo d’oro proprio ai loro avversari.
Una sfida avvincente, decisa dal quarto incontro in cui il leader croato Marin Cilic finisce per avere la meglio sull’attuale numero uno transalpino, Lucas Pouille: con il punteggio i 76 63 63, gli uomini capitanati da Zeliko Krajan alzano al cielo l’Insalatiera d’argento, la seconda della loro storia dopo quella conquistata nel 2005 ai danni della Slovacchia.
Il primo singolare, quello tra Borna Coric e Jeremy Chardy disputato nella giornata del venerdì, aveva visto imporsi il primo con lo score di 62 75 64, e nella stessa giornata c’era stato il raddoppio di Cilic su Jo-Wilfried Tsonga per 63 75 64. Si rifà sotto la nazionale padrone di casa, che sfrutta il fortissimo doppio composto da Pierre-Hugues Herbert e Nicolas Mahut per battere i rivali Ivan Dodig e Mate Pavic (64 64 36 76 il punteggio), ma non basta: il primo singolare dell’ultima giornata si rivela decisivo e regala il punto vittoria alla Croazia.
Quella appena disputata è stata l’ultima edizione della Coppa Davis giocata con la storica formula e con incontri al meglio dei cinque set. Dal prossimo anno si cambia per volere della ITF e del fondo di investimenti Kosmos, gruppo fondato e presieduto dal calciatore spagnolo Gerard Piqué: nel mese di febbraio si terranno qualificazioni tra ventiquattro squadre con partite al meglio dei tre parziali, poi finali con sede unica con i migliori diciotto team, che si sfideranno a novembre in fase a gironi seguita da quarti, semifinali e finale. Uno stravolgimento che non è piaciuto a molti addetti ai lavori, che hanno minacciato di boicottare la nuova competizione.