Il percorso è già noto da alcune settimane, ma del Giro d’Italia 2019 ancora non conosciamo la rete televisiva che lo trasmetterà in chiaro: prosegue, ancora senza esito, la trattativa tra Rcs Sport, società organizzatrice, e la Rai.
Non è la prima volta che ci avviciniamo al Natale senza che l’accordo sia ufficializzato: già in passato, difatti, sono sorte delle dispute, legate in particolar modo a motivi economici, che hanno rischiato di far allontanare definitivamente la Corsa Rosa dalla tv di Stato.
Ma tale soluzione, ora, non giova né all’una e né all’altra parte, per cui la trattativa prosegue serrata tra Urbano Cairo ed i vertici di Viale Mazzini. La contesa è legata soprattutto ai diciotto milioni di euro richiesti da Rcs per i diritti, cifra superiore ai dodici milioni sborsati nell’ultima occasione e ritenuta eccessiva dal network televisivo. Un punto di svolta potrebbe essere rappresentato dalla recentissima nomina a direttore di Rai Sport di Auro Bulbarelli, autorevole ed apprezzato giornalista da tutti gli amanti del ciclismo.
Il buon Auro ha raccontato il Giro fino al 2009, quando ha vestito per qualche anno i panni di vicedirettore di rete, accaparrandosi i diritti di una miriade di corse del calendario internazionale. La sua nomina potrebbe essere un vantaggio per coloro che amano seguire questo grande evento del nostro Paese )nonché le altre gare organizzate da Rcs, vale a dire Milano-Sanremo, Giro di Lombardia, Strade Bianche e Tirreno-Adriatico) sulla Rai.
In alternativa? Ricordiamo che il Giro, essendo una vetrina culturale (oltreché sportiva) per l’intera nazione, va obbligatoriamente mandato in chiaro. Le opzioni, quindi, qualora l’accordo Rai-Rcs non dovesse concretizzarsi, non mancano, a cominciare da La7 detenuta proprio da Urbano Cairo. C’è poi la pista Discovery, che con Eurosport già trasmette in modalità pay le immagini e potrebbe mandarle in onda anche su una delle sue reti (Nove o Dmax) ed infine Sky Sport, che avrebbe in Tv8 il canale prescelto.