La Coppa del Mondo di ciclismo su pista approda in Germania: si disputa all’interno del velodromo di Berlino la terza tappa del circuito internazionale, che quest’anno assegna punti fondamentali in vista delle qualificazioni ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020.
Per quanto concerne l’Italia, stavolta non brillano particolarmente i quartetti azzurri, che nell’ultimo biennio ci avevano abituato a stare costantemente al vertice. Finisce ai piedi del podio quello femminile: Letizia Paternoster, Simona Frapporti, Arianna Fidanza e Maria Giulia Confalonieri si riscattano dopo un turno di qualificazione sottotono e, facendo registrare il tempo utile per provare a prendersi la medaglia di bronzo, poi persa contro il Canada. Punti comunque fondamentali in ottica ranking mondiale.
Decisamente meno bene gli uomini: c’è Elia Viviani, stavolta, ma le assenze di Filippo Ganna e Simone Consonni si fanno sentire e così il veronese, coadiuvato da Francesco Lamon, Davide Plebani e Michele Scartezzini, non va oltre il nono posto che non permette neppure di accedere al secondo turno.
La più bella notizia, a weekend non ancora concluso, arriva da Letizia Paternoster, splendida seconda nella prova olimpica dell’omnium (stesso risultato conseguito nella tappa inaugurale disputata a Saint Quentin en Yvelines. La diciannovenne trentina, già seconda a metà gara, tiene duro anche nelle ultime due prove della disciplina multipla, vale a dire la corsa a eliminazione e la corsa a punti, arrendendosi soltanto alla favorita britannica Katie Archibald, meritatamente prima.
Continua a soffrire la velocità, che tanto in campo maschile quanto in quello femminile trova la strada sbarrata già nel corso delle qualificazioni: da una parte Gloria Manzoni e Miriam Vece, dall’altra Davide e Francesco Ceci non riescono ad esprimere il meglio di se stessi e così i colori azzurri sono nuovamente lontani dalle posizioni che contano.
A conclusione del weekend berlinese, c’è attesa per l’omnium maschile con Elia Viviani e per le prove del madison, inserite tra le specialità olimpiche.