Il 2019 è ormai alle porte e Vincenzo Nibali, il faro del movimento ciclistico azzurro, è più motivato che mai in vista della nuova annata. Intervistato dai media, il siciliano della Bahrain – Merida fa il punto della situazione su ciò che lo attende, a cominciare da un calendario non ancora definito.
In primis bisognerà decidere se la priorità sarà costituita dal Giro d’Italia o dal Tour de France, ma lo Squalo dimostra di non avere fretta di scegliere, annunciando di essere anche disposto a prendere parte ad entrambi. Reduce dal premio Legends ai Gazzetta Sports Awards, ritiene che, all’età di 34 anni, non bisogna smettere di essere ambiziosi, bensì puntare a raggranellare quanti più successi possibili.
Anche per quanto riguarda le Classiche-Monumento, le idee sono più che chiare: dopo essersi aggiudicato in modo memorabile la Milano – Sanremo 2019 ed essere andato vicino al tris al Lombardia, ora le attenzioni sono concentrate sulla prova che più di altre si adatta alle sue caratteristiche, ma che finora gli è sempre sfuggita: è la Liegi – Bastogne – Liegi, grande obiettivo di una prima parte di stagione che lo vedrà protagonista anche anche al Giro delle Fiandre.
Per uno che ha vinto quattro Grand Tours, proprio le Classiche potrebbero costituire il principale terreno di caccia per l’ultima parte della sua carriera. E lui, che già sogna in grande alle Olimpiadi di Tokyo 2020 disegnate per gli scalatori, riflette: Mi sento ancora un corridore da gare a tappe. Certo le classiche danno emozioni incredibili, perché tutto è concentrato in poche ore, in pochi km.
Infine, il nodo contratto: quello attuale con la formazione araba scadrà al termine del 2019 ed è arcinoto che le offerte per il due volte campione italiano non mancano: lui, sornione, non vuole sbilanciarsi e, affermando di aver dato ordine al suo procuratore Alex Carera di valutare ogni proposta, spera di poter restare lì dov’è, contento del progetto abbracciato ormai due anni orsono.