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Filippo Pozzato si ritira: “Ho realizzato il mio sogno da bambino”

Filippo Pozzato dice basta: all’età di 37 anni, il corridore vicentino decide di appendere la bicicletta al chiodo, nonostante l’iniziale volontà di proseguire per un altro anno, il ventesimo da professionista.

Le motivazioni erano tante, ma l’intenzione era quella di potersi rendere utile in una squadra di prima fascia che gli potesse permettere di disputare gare di livello. Invece, dopo l’ultimo anno in giro tra Asia ed Africa, nessun team WorldTour si è fatto avanti con proposte concrete, così, per uno abituato a ben altri palcoscenici, è giunto il momento di smettere, senza grossi rimpianti per un passato che in molti giudicano non all’altezza del suo talento.

Dopo aver esordito nel 2000 con la maglia della Mapei, l’atleta veneto ha indossato anche le casacche di Fassa Bortolo, Liquigas, Quick Step, Katusha, Lampre e Farnese/Wilier, la sua ultima squadra. La Milano – Sanremo del 2006, due tappe al Tour de France, tre Trofei Laigueglia (record per la classica ligure) ed i pesanti secondi posti a Giro delle Fiandre e Parigi – Roubaix sono i principali risultati ottenuti dall’estroso corridore, che da qualche anno, comunque, non è riuscito più ad essere incisivo come qualche stagione fa. L’ultima vittoria risale al GP Plouay nel 2013.

Attraverso un lungo post sul suo profilo facebook, il classe ’81 di Sandrigo ci informa che è arrivata la “conclusione di una parte della mia vita,” quella che gli ha permesso di realizzare il suo “sogno da bambino”. Ripercorrendo i momenti topici di questi due decenni, a partire dalla prima stagione da pro’ al fianco di campioni del calibro di Michele Bartoli e Paolo Bettini, passando per il successo alla Classicissima ed arrivando agli ultimi anni “non facili” anche per motivi familiari, lo stesso ammette di non essere sempre riuscito a rendere al meglio, dal momento che “in tante situazioni mi sentivo come un quando indossi un abito fatto su misura ma che non è il tuo”, ma preferisce ricordare le tante soddisfazioni che è riuscito a togliersi.

Ora è il momento di guardare avanti, in primis alla formazione Continental che sta costruendo con l’obiettivo di far crescere i giovani e “dare al ciclismo italiano una squadra ed una nuova generazione di ciclisti degni della nostra storia”. “Grazie a tutti, è stata una figata”, la chiusura di Pippo Pozzato.

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