L’ultima squadra in ordine di tempo a svelare la propria identità in vista della stagione è la Professional italiana guidata da Luca Scinto e Angelo Citracca, che nel 2019 assumerà la denominazione di Neri – Selle Italia – KTM. Diciassette i corridori a comporre la rosa, con delle presenze assai rilevanti.
Dopo il binomio con Wilier, la formazione azzurra consolida la partnership con Selle Italia e ritrova un vecchio sponsor, Neri Sottoli, già presente anni addietro. Il roster svelato non è affatto marginale e può contare su atleti esperti e altri in forte rampa di lancio: dei corridori in organico, nove i confermati e otto i nuovi acquisti.
Partiamo da questi ultimi, a cominciare da Giovanni Visconti, che dopo essere stato per anni al servizio di capitani, proverà a togliersi delle soddisfazioni personali nell’ultima parte di carriera: avrà via libera nelle corse in cui la squadra sarà chiamata a partecipare e ricoprirà i panni di capitano, ruolo affidato nelle ultime stagioni a Jakub Mareczko (ora in CCC). Proviene dalla Movistar Dayer Quintana, fratello del più noto Nairo: chiuso da tanti capitani, il colombiano ha scelto questa compagine per mettersi in luce in prima persona.
Proviene dall’estero anche Etienne Van Empel, olandese in uscita dalla Roompot, con buone qualità di passista-scalatore. E poi un graditissimo ritorno, quello di Francesco Manuel Bongiorno: dopo gli anni in Bardiani, la parentesi in Sangemini ed un anno di stop, lo scalatore calabro è finalmente pronto a ripartire per dimostrare di poter dire la sua quando chiamato in causa.
Quattro i neoprofessionisti: sono il passista-scalatore bolognese Lorenzo Fortunato (dalla Petroli Firenze Hopplà Maserati), il veronese Davide Gabburo (dalla Amore&Vita-Prodir), il velocista torinese Umberto Marengo (dalla Viris Vigevano) e lo sprinter padovano Moreno Marchetti (Petroli Firenze Hopplà Maserati).
Nove i confermati: sono Liam Bertazzo, Simone Bevilacqua, Giuseppe Fonzi, Luca Pacioni, Luca Raggio, Massimo Rosa, Simone Velasco, Edoardo Zardini e Sebastian Schönberger.