Coincidono con i campionati nazionali di Australia e Nuova Zelanda le prime corse ufficiali del calendario Uci del ciclismo su strada. Nell’edizione 2019 non sono mancate le sorprese, dal momento che a conquistare le maglie dei rispettivi Paesi sono stati due autentici outsider.
In Australia irrompe Michael Freiberg, che i più attenti potrebbero forse conoscere come pistard (fu campione del mondo nell’omnium nel 2011). Capace di attuare una corsa coraggiosa, il corridore in forza alla Australian Cycling Academy è entrato nella fuga decisiva di cui hanno fatto parte anche Chris Harper, Luke Durbridge e Alex Edmondson, seguiti poi da Cameron Meyer, Jason Lea e Conor Murtagh.
Inizialmente staccatosi sull’ultima salita di giornata, ha trovato la forza di recuperare e di piazzare il colpo vincente agli ottocento metri al traguardo, precedendo di un secondo i più quotati Chris Harper e Cameron Meyer, mentre ai piedi del podio, staccato di oltre un minuto, è giunto Luke Durbridge. A mani vuote, dunque, la maggior squadra del Paese, la Mitchelton – Scott, che non va oltre la terza e la quarta piazza.
Fuori da ogni pronostico anche l’esito della gara in Nuova Zelanda, dove ad avere la meglio è stato il ventenne James Fouché, già impostosi appena due giorni fa nella prova riservata agli under 23. Sul settimo dei nove passaggi sulla salita del circuito disegnato a Napier, il giovane talento ha staccato tutti, infliggendo distacchi pesantissimi ed irrecuperabili: il secondo classificato, Kees Duyvesteyn (Cycling Otago), è arrivato a oltre tre minuti, mentre Tom Scully, esponente della EF Education First, è giunto terzo. Degli altri corridori del WorldTour, quinta piazza per Patrick Bevin (CCC Team) e settima per Sean Bennett (EF Drapac).
Gli atleti oceanici scaldano i motori, dunque: proprio nella terra dei canguri partirà ufficialmente la stagione WorldTour con il Tour Down Under e, contemporaneamente, si accenderanno i riflettori anche negli altri continenti, per dare vita ad una stagione sicuramente ricca di emozioni.