Va in archivio la prima settimana dell’anno dei circuiti internazionali di tennis. Diversi i titoli assegnati e una sola certezza: Roger Federer, che mette in bacheca l’ennesima Hopman Cup.
Partiamo proprio da qui. Non è una competizione ufficiale ATP in quanto organizzata dalla Itf, ma la kermesse di scena in Australia e destinata alle squadre nazionali, ha storia e fascino (oltreché ricco montepremi) da attrarre tanti campioni. Lo sa bene Roger Federer, che ha scelto ancora una volta di ripartire da questo angolo di mondo per la sua (ultima?) stagione da professionista.
Alla Perth Arena la finale vede un confronto tra il vecchio e il nuovo: Federer è impietoso contro il suo degno erede Zverev e lo regola nettamente in due set. La sfida si decide, però, con il doppio misto, in cui l’elvetico, in coppia con Belinda Bencic, batte il rivale coadiuvato da Angelique Kerber. La Hopman Cup rimarrà per sempre in Svizzera: questa è stata, con ogni probabilità, l’ultima edizione disputata, dal momento che dal prossimo anno si lascerà spazio alla ATP Cup, ancora in Australia.
Sempre in Australia è andato di scena il torneo di Brisbane, ATP 250. Qui risorge il giapponese Kei Nishikori, che dopo ben tre anni costellati di molti infortuni, torna ad alzare al cielo un trofeo, il dodicesimo in carriera. Piegato in finale il giovane russo Daniil Medvedev.
Doha, invece, ha incoronato Roberto Bautista Agut. Dopo essersi preso il lusso di battere in semifinale il numero uno al mondo Novak Djokovic, il giocatore spagnolo ha sconfitto all’ultimo atto il ceco Tomas Berdych, giustiziere del nostro Marco Cecchinato, autore di uno splendido torneo che gli permetterà da domani di issarsi fino alla posizione numero diciotto al mondo. Per l’iberico l’inizio dell’anno è sempre positivo: già nel 2016 e nel 2018 aveva vinto ad Auckland a gennaio, mentre due anni fa si impose in India a Pune.