Un salto di 2.32 metri vale a Gianmarco Tamberi la medaglia d’oro ai Campionati Europei indoor di Glasgow 2019: l’azzurro compie una grande prodezza e ritorna sul gradino più alto del podio in una competizione internazionale tre anni dopo il titolo iridato di Portland 2016.
La fine di un incubo, per il talentuoso saltatore marchigiano. Sembra davvero lontano, ora, quel terribile infortunio occorsogli a Montecarlo alla vigilia dei Giochi Olimpici di Rio 2016, quando sembrava indirizzato ad una probabilissima medaglia in quella che è stata finora la miglior stagione in carriera. Non fu facile superare la delusione del momento, oltreché i dolori fisici, ma la voglia di ricominciare, quella no, non venne mai meno.
Pur tra tante difficoltà, la necessità di tornare grande e di far brillare quella bandiera tricolore che nell’atletica leggera si aggrappa a lui come leader indiscusso del movimento azzurro. L’uscita dal tunnel era già chiara appena una settimana fa, quando agli Assoluti Indoor di Ancona aveva saltato 2.32 metri, misura di un certo rilievo a livello internazionale.
Ma occorreva aspettare la rassegna continentale scozzese per poter finalmente gridare a tutti di essere tornato. Ed ecco che a Glasgow arriva l’impresa: misura ripetuta e medaglia d’oro conquistata davanti al greco Konstadinos Baniotis e l’ucraino Andrii Protsenko, entrambi fermi a 2.26. Dopo il salto liberatorio, falliscono i tentativi di superare se stesso a quota 2.36, ma poco importa: per oggi basta così, per i Mondiali all’aperto previsti alla fine dell’estate a Doha si proverà a fare meglio.
Per Tamberi si tratta del secondo titolo continentale al coperto dopo quello di Amsterdam 2016. Per l’Italia, è il primo oro della manifestazione, il primo a sei anni da quello firmato da Daniele Greco nel salto triplo nell’edizione di Goteborg 2013. L’atletica leggera italiana ha di nuovo la sua stella ad un solo anno dagli attesissimi Giochi Olimpici di Tokyo 2020.