È una volata ristretta a decidere la prima tappa del Tour of the Alps 2019: ad imporsi sul traguardo di Kufstein è Tao Geoghegan Hart (Team Sky), primo leader della corsa valida per la Ciclismo Cup. Buone sensazioni offerte da Vincenzo Nibali (Bahrain Merida).
La 43^ edizione dell’ex Giro del Trentino comincia con una frazione interamente disegnata in territorio austriaco: 144 km con partenza ed arrivo a Kufstein, sulle stesse strade che segnarono l’ultima vittoria di Michele Scarponi pochi giorni prima che quel tragico incidente ce lo portò via per sempre. Oggi, che ricorrono due anni da quella terribile dipartita, l’Aquila di Filottrano è ricordata e amata da tutti.
Dei 132 corridori al via della corsa, cinque di loro sono i componenti della prima fuga: si tratta di Matteo Busato della Androni, Maximilian Kuen della Voralberg, Patrick Gamper della Tirol, Matthias Krizek del Team Felbermayr e Emil Dima della Giotti Victoria. Il primo si rialza per motivi tattici decisi dalla sua squadra, gli altri proseguono, accumulando un vantaggio massimo di cinque minuti, l’ultimo dei quali svanisce in prossimità del secondo dei due GPM di giornata, a 27 km alla conclusione.
Una volta scollinati, ripreso anche Krizek, ultimo ad arrendersi dei fuggitivi, dopo un tratto in falsopiano, la salita non termina: è su queste nuove rampe che sferra l’attacco Vincenzo Nibali, sul quale si riportano i soli Tao Geoghegan Hart e Pavel Sivakov (Team Sky) e Rafal Majka (Bora Hansgrohe). Vanno d’accordo i quattro, ma quando dietro si mettono a tutta ben quattro uomini della Astana, il vantaggio degli uomini di testa svanisce a soli tremila metri all’arrivo.
Tenta il tutto per tutto Majka, che in discesa rilancia ulteriormente, prima di arrendersi a sua volta al rientro di ciò che rimane del gruppo visibilmente scremato. Ad aggiudicarsi lo sprint ristretto è ancora uno dei protagonisti della fuga precedente: si tratta del giovane britannico Tao Geoghegan Hart, che precede sulla linea d’arrivo lo spagnolo Alexander Aranburu (Caja Rural – RGA) e lo svizzero Roland Thalmann (Wallonie Bruxelles) e va a cogliere il primo successo da professionista. Giovanni Carboni (Bardiani Csf) è l’unico italiano nei dieci; buone, ad ogni modo, le sensazioni di Nibali, che dopo un periodi in altura appare subito pimpante.
Ordine d’arrivo 1^ tappa:
1 GEOGHEGAN HART Tao Team Sky 20 30 3:30:48
2 ARANBURU Alex Caja Rural – Seguros RGA 10 18 ,,
3 THALMANN Roland Team Vorarlberg Santic 5 12 ,,
4 BILBAO Pello Astana Pro Team 7 ,,
5 STALNOV Nikita Astana Pro Team 4 ,,
6 FROOME Chris Team Sky 3 ,,
7 VLASOV Aleksandr Gazprom-RusVelo 2 ,,
8 MAJKA Rafał BORA – hansgrohe 1 ,,
9 CARBONI Giovanni Bardiani – CSF ,,
10 QUINTANA Dayer Neri Sottoli – Selle Italia – KTM ,,
Classifica generale:
1 GEOGHEGAN HART Tao Team Sky 5 3:30:38
2 ARANBURU Alex Caja Rural – Seguros RGA 0:04
3 THALMANN Roland Team Vorarlberg Santic 0:06
4 BILBAO Pello Astana Pro Team 0:10
5 STALNOV Nikita Astana Pro Team ,,
6 FROOME Chris Team Sky ,,
7 VLASOV Aleksandr Gazprom-RusVelo ,,
8 MAJKA Rafał BORA – hansgrohe ,,
9 CARBONI Giovanni Bardiani – CSF ,,
10 QUINTANA Dayer Neri Sottoli – Selle Italia – KTM ,,