Tappa interamente laziale, la numero cinque del Giro d’Italia 2019: la Frascati – Terracina prevede un chilometraggio basso (140 km) ed un finale che strizza chiaramente l’occhio ai velocisti.
Due soltanto le province attraversate, ovvero Roma e Latina. Dalla cittadina posta alle porte della capitale si parte e si affrontano subito le maggiori asperità di giornata: sono quelle di Rocca Priora (8 km al 5.5% di pendenza media), e di Rocca di Papa (5 km al 6.5%), sulle quali verosimilmente partirà la fuga di giornata.
Poi il profilo altimetrico sarà decisamente meno ondulato, se si eccettua la salita di Sezze nei pressi dei capoluogo pontino: si tratta dell’unico Gran Premio della Montagna, di quarta categoria (4.4 km al 5.5%). In seguito, una volta imboccata nuovamente l’Appia, si arriva a Terracina, dove gli sprinter andranno a giocarsi questa nuova opportunità di successo parziale.
I papabili ad alzare le braccia al cielo sono sempre gli stessi: Fernando Gaviria (UAE Team Emirates), Pascal Ackermann (Bora Hansgrohe), Caleb Ewan (Lotto Soudal), Arnaud Démare (Groupama FDJ) e il nostro Elia Viviani (Deceuninck Quick Step). Tra gli azzurri, presenti anche Sacha Modolo (EF), Giacomo Nizzolo (Dimension Data), Matteo Moschetti (Trek Segafredo), Davide Cimolai (Israel Academy) e Jakub Mareczko (CCC).
Tutti vorranno riscattarsi dalla sorprendenti tappa di Frascati, ricca di colpi di scena e conclusasi con la vittoria di Richard Carapaz (Movistar), il consolidamento in testa alla classifica di Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e l’infortunio occorso a Tom Dumoulin (Sunweb).
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