Dalla provincia di Firenze si attraversa Siena e si arriva a Grosseto: questa la terza tappa del Giro d’Italia 2019, che porterà i corridori da Vinci a Orbetello.
Sarà in primis l’occasione per celebrare uno dei più grandi geni della storia dell’umanità: la piccola località toscana è inequivocabilmente legata a Leonardo, artista a tutto tondo e scienziato, che proprio 500 anni fa si spense dopo averci lasciato capolavori di inestimabile valore.
Da qui si partirà per un tracciato mosso nella parte centrale, ma che dovrebbe costituire la prima nitida occasione per i velocisti di giocarsi uno sprint a ranghi compatti, già comunque protagonisti a Fucecchio. Del tutto pianeggianti, infatti, gli ultimi trenta chilometri, prima dei quali non mancano i numerosi saliscendi tipici della Toscana: si comincerà a salire già dopo trenta chilometri verso Gambassi Terme, poi si affronteranno altri strappi, sebbene solo uno di loro, il Montiano, sia valido come Gran Premio della Montagna (quarta categoria).
Due i traguardi volanti: il primo a Poggibonsi dopo 63 km, il secondo a Grosseto dopo 167.5 km; costituiranno l’occasione per raccogliere abbuoni e punti per la maglia ciclamino. Poi sarà festa in volata, con i vari Elia Viviani (Deceuninck Quick Step), Fernando Gaviria (UAE Team Emirates), Arnaud Démare (Groupama FDJ), Caleb Ewan (Lotto Soudal) e Pascal Ackermann (Bora Hansgrohe), meritatamente vittorioso poche ore fa, come principali contendenti.
Di seguito tutti i profili tecnici: altimetria, planimetria, dettaglio ultimi chilometri e cronotabella. Clicca qui per tutte le classifiche aggiornate: Primoz Roglic (Jumbo – Visma) resta agevolmente in maglia rosa, mentre quella azzurra è sulle spalle di Giulio Ciccone (Trek Segafredo) e Miguel Angel Lopez (Astana) indossa quella bianca.