Siamo giunti a giovedì 23 maggio ed il Giro d’Italia 2019, quello in cui ogni momento è utile per ribaltare la classifica, è pronto a decollare. Dopo undici giorni ricchi di momenti intensi, ma senza alcuna vera salita, ecco le giornate più attese dagli appassionati, quelle in cui si pedalerà all’insù. Si comincia con la 12^ tappa, da Cuneo a Pinerolo.
Già di per sé, la partenza e l’arrivo ci riportano indietro verso ricordi mitici, più precisamente ad una delle più grandi imprese di Fausto Coppi, avvenuta ben settanta anni fa. Di quel tracciato originale, in realtà, poco o nulla è rimasto, a partire dal chilometraggio previsto, di soli 158 km.
Anche il profilo altimetrico è decisamente più dolce, sebbene vi sia la prima salita di prima categoria di quest’edizione: si tratta del Montoso, nove chilometri di lunghezza con una pendenza media del 9.5% e massima del 14% in corrispondenza del terzultimo chilometro.
Qui i veri scalatori dovranno necessariamente scoprirsi, sebbene la cima del Gran Premio della Montagna non sia prossima all’arrivo: bisognerà pedalare ancora per 33 km, dodici dei quali in discesa, seguiti da una fase pianeggiante e da un arduo muro in pavé di 500 metri al 20% posto ai meno duemila metri alla conclusione.
Si cominciano a scaldare le gambe in vista del primo weekend d’alta montagna: da oggi in poi, sarà vietato scherzare. Questa tappa sarà seguita da due frazioni decisamente più impegnative, dunque non è poi detto che i contendenti alla maglia rosa decidano di attaccare da subito: più probabile che una fuga possa andare in porto.
Di seguito tutti i profili tecnici: altimetria, planimetria, dettaglio salita e ultimi chilometri, cronotabella. Clicca qui per tutte le classifiche aggiornate: Valerio Conti (UAE Team Emirates) è in maglia rosa e proverà a rimanerci ancora per un po’.