Prosegue il momento di calma apparente al Giro d’Italia 2019. Dopo il traguardo di Modena ed in attesa delle prime battaglie in salita, ancora una tappa completamente pianeggiante: è la numero undici, che porterà i corridori da Carpi a Novi Ligure.
Sono 221 i chilometri da percorrere, dall’Emilia Romagna al Piemonte passando per la Lombardia, lungo un tracciato che lentamente ci avvicina alle prime grandi salite in programma nei prossimi giorni. Ben sei le province attraversate: Modena, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Pavia ed Alessandria.
Osservando il profilo altimetrico, si evince come saranno chiaramente i velocisti a contendersi questa nuova opportunità di successo, la penultima in loro favore: neppure un Gran Premio della Montagna lungo il tracciato, ma soltanto due traguardi volanti posti a San Zenone al Po e a Pontecurone, che assegneranno importanti punti per la maglia ciclamino.
Sarà il festival della velocità, dunque, sebbene sarà fondamentale impostare lo sprint senza sbagliare nulla: l’ultimo chilometro, infatti, presenta una leggerissima pendenza del 2%, quindi occorrerà sprigionare la potenza nel giusto momento.
Dei big, chi è ancora a secco è il nostro Elia Viviani (Deceuninck Quick Step): riuscirà stavolta il veronese a battere gli avversari? E riuscirà la maglia ciclamino Pascal Ackermann (Bora Hansgrohe) a riprendersi dopo la brutta caduta poco prima del traguardo di Modena?
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