Dopo il gustoso antipasto rappresentato dal traguardo di Pinerolo, proprio da qui il Giro d’Italia 2019 riparte per l’attesa 13^ tappa: sono 196 km che condurranno i corridori fino a Ceresole Reale / Lago Serrù per il primo arrivo in salita di questa 102^ edizione della Corsa Rosa.
Salite vere, salite che fanno male alle gambe, quelle che attendono il gruppo che qui potrebbe darsi battaglia: ben 4500 metri di dislivello distribuiti per tre Gran Premi della Montagna, due dei quali di prima categoria. Siamo in Piemonte e nella città metropolitana di Torino.
Da Pinerolo si parte subito con alcuni strappi, in attesa dell’inizio, al km 40, della scalata al Colle del Lys: si tratta di quasi 15 km al 6.4% di pendenza media, con la parte finale quasi costantemente vicina al 10%. Qui si capirà se la fuga di giornata potrà andare in porto oppure se i big vorranno giocarsi faccia a faccia la frazione.
Dopo una lunga e dolce discesa, è in programma la prima salita inedita di quest’oggi, quella di Pian del Lupo: nonostante sia classificata come seconda categoria, è davvero arcigna, dal momento che è lunga quasi 10 km e le pendenze sono spesso in doppia cifra (tre chilometri centrali sempre sopra l’11%).
Attenzione alla successiva discesa, davvero insidiosa, che precede la scalata finale verso il bacino artificiale del Lago Serrù, ai piedi del Colle del Nivolet. Delle tre asperità è certamente la più pedalabile, ma anche la più lunga, dal momento che bisognerà affrontare ben 20 km al 5.9% di media, ma che nel tratto finale arrivano spesso al 9%. La lotta tra i big è ufficialmente aperta.
Di seguito tutti i profili tecnici: altimetria, planimetria, dettaglio salite e ultimi chilometri, cronotabella. Clicca qui per tutte le classifiche aggiornate. Dopo il traguardo di Pinerolo, attendiamoci fuochi d’artificio: Mikel Landa e Miguel Angel Lopez non esiteranno ad attaccare, lo stesso potrà fare Vincenzo Nibali e bisognerà vedere come reagirà Primoz Roglic e quanto resisterà la nuova maglia rosa Jan Polanc.